L’Umbria si prepara al suo futuro puntando un milione e mezzo di euro nella filiera della birra, in modo da favorire le conversioni e avviare il monitoraggio dei terreni, facilitare le collaborazioni tra le imprese agricole del territorio regionale e concepire filiere corte che vadano dal luppolo, ai laboratori di trasformazione e fino alla vendita.
Una scommessa, quella umbra, che ha il sapore frizzante della svolta, che mira a intercettare una domanda di mercato crescente a livello globale. “Il settore del luppolo è di grande interesse per l’Umbria” ha, a tal proposito, spiegato l’assessore all’agricoltura Roberto Morroni “una coltura non tradizionale, con un elevato valore aggiunto che rappresenta un’opportunità preziosa per i territori marginali e per le riconversioni delle produzioni”. Il brando regionale prevede, come abbiamo anticipato, un milione di euro per interventi da parte di imprese agricole e di altri 500 mila per la trasformazione da parte di imprese agroindustriali. Al momento, più di 30 aziende agricole hanno già espresso il proprio interesse per entrare a far parte della nuova filiera.