È un 2018 d’oro quello della birra in Italia, con un aumento della produzione tale da far diventare il nostro Paese leader nella classifica che registra le performance di miglioramento della produzione in Unione Europea.
Eurostat, in occasione della giornata internazionale della birra (celebrata il 2 agosto scorso) ha infatti rilasciato i dati sulla produzione di birra nei Paesi europei, rilevando che l’Italia, con un 21% di aumento della produzione nello scorso anno, si posiziona come il Paese con l’incremento più significativo.
Nella graduatoria che registra gli aumenti della produzione di birra nel 2018, al secondo posto troviamo l’Ungheria (con un 11% di crescita), seguita poi dalla Repubblica Ceca (6%).
In totale, secondo il report di Eurostat, la produzione di birra in tutta l’Unione Europea nel 2018 è stata di 39 miliardi di litri, pari a 76 litri per abitante. Non male, come consumo pro capite, considerato che fino a prova contraria almeno i bambini andrebbero esclusi dal conteggio.
Se si considerano i dati assoluti relativi alla produzione (senza considerare le percentuali di crescita) tra i Paesi produttori al primo posto troviamo la cara vecchia Germania, dove la birra è un culto più o meno da sempre: lo dimostra una produzione totale nel 2018 pari a 8,3 miliardi di litri (corrispondente al 21% della produzione totale dell’Ue). Seguiono il Regno Unito (4,5 miliardi di litri prodotti, pari al 12% della produzione totale), la Polonia (4,0 miliardi di litri, 10%), la Spagna (3,6 miliardi di litri, 9%), i Paesi Bassi (2,4 miliardi di litri, 6% ) e il Belgio (2,4 miliardi di litri, 6%), che evidentemente punta come sempre sulla qualità più che sulla quantità.
E quando si guarda alla capacità di posizionare il proprio prodotto all’estero, a dominare sono i Paesi Bassi, con 1,9 miliardi di litri di birra, esportata. Seguono Belgio e Germania (entrambi 1,6 miliardi di litri), Francia (0,6 miliardi di litri ) e Regno Unito (0,5 miliardi di litri).
[Fonte: Ansa terra & Gusto]