Le accise sulla birra per il 2022 sono state ridotte: il decreto è stato approvato il 21 marzo e sarà a breve pubblicato in gazzetta Ufficiale, rende noto il portale del Dipartimento finanze del MEF. A seconda delle quantità prodotte, l’aliquota è ridotta del 50, 30 e 20 per cento. Nel decreto sono stabilite le modalità attuative relative al deposito fiscale dei microbirrifici e le modalità semplificate di accertamento e contabilizzazione della birra prodotta in tali stabilimenti. Nel provvedimento viene anche stabilita la scadenza per la richiesta dei rimborsi.
Il decreto fissa le modalità attuative relative al deposito fiscale dei microbirrifici e le modalità semplificate di accertamento e contabilizzazione della birra prodotta negli stabilimenti in questione. Sulla base di quanto previsto dall’articolo 1, comma 987, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ovvero la Legge di Bilancio 2022, il decreto modifica il precedente D.M. 4 giugno 2019. Le quantità in considerazione che fanno scattare le varie riduzioni delle aliquote sono 10.000, 30.000 e 60.000 ettolitri.
Il depositario autorizzato della fabbrica, entro il 31 gennaio 2023, deve presentare una dichiarazione riepilogativa tramite PEC all’Ufficio delle dogane competente. Tale dichiarazione deve riportare il volume della birra realizzata e condizionata nell’anno 2022, complessivamente preso in carico nel registro annuale di magazzino, e il volume della birra immesso in consumo nell’anno 2022. Devono inoltre essere indicate: l’accisa versata e l’aliquota applicata.
La data di pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale sarà importante per determinare le scadenze degli adempimenti per ottenere la riduzione delle accese sulla birra prodotta e immessa in consumo nel 2022. Entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in GU, infatti, il depositario autorizzato della fabbrica deve comunicare tramite PEC all’Ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: gli estremi della licenza fiscale e il volume stimato di birra per l’anno 2022, che deve rispettare i limiti indicati. Per la richiesta di rimborso, invece, la scadenza è indicata 90 giorni dopo la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale.