A causa dell’epidemia da Coronavirus la birra Heineken ha registrato vendite in calo del -14% nel mese di marzo 2020. A riferire la notizia è stata l’azienda stessa: le sue vendite sono state pesantemente influenzate dalla pandemia.
Heineken, proprietaria non solo del marchio omonimo, ma anche di Amstel e Sol e il cui CEO Jean-Francois van Boxmeer lascerà a giugno la guida dell’azienda, ha spiegato che nel corso del primo trimestre di quest’anno il volume di birra venduto è diminuito del -2,1%, in gran parte al forte calo di marzo. In particolare la diminuzione si è sentita in tutti i suoi settori mondiali:
- Americhe: -13,8%
- Europa: -15,3%
- Africa, Medio Oriente e Europa Orientale: -14,5%
- Asia e Pacifico: -10,6%
Il che vuol dire che anche i profitti sono diminuiti: nel corso dei primi tre mesi del 2020 l’utile netto registrato è stato pari a 94 milioni di euro, con una contrazione del 68% rispetto ai 299 milioni di euro registrati durante lo stesso periodo l’anno scorso.
In particolare in Europa, il calo del 17,8% nel trimestre e del 49,2% a marzo è stato provocato dalla chiusura degli sbocchi commerciali a causa delle misure restrittive e delle ordinanze di distanziamento sociale.
Nonostante ciò, però, il marchio Heineken nel trimestre ha registrato una crescita del volume del 5%, merito del traino del 24,5% nelle Americhe e della crescita in Brasile, Cina e Regno Unito.
Secondo Heineken l’impatto del Coronavirus peggiorerà ulteriormente durante il secondo trimestre. E la stessa cosa potrebbe accadere durante la seconda metà dell’anno: i blocchi potrebbero essere revocati, ma è probabile che l’impatto economico permanga.
[Crediti | FoodBev]