Sembra proprio che birra Heineken sia ancora in attività in Russia. Il fatto è che l’azienda, accodandosi a molte altre del settore, aveva ampiamente dichiarato a marzo 2022, quando era scoppiata la Russia aveva invaso l’Ucraina facendo così scoppiare la conseguente guerra fra le due azioni, che avrebbe chiuso le sue attività nel paese di Putin.
Solo che poi si era arrivati ad agosto e ancora la Heineken era attiva, ma tranquilli: aveva garantito di essere vicina alla vendita. E adesso che siamo a febbraio 2023 la Heineken è ancora attiva in Russia. L’azienda ha specificato che ha ancora intenzione di vendere, ma che la cosa sta richiedendo più tempo del previsto.
Birra Heineken ce la farà a vendere le attività in Russia prima della fine della guerra?
Torniamo un attimo indietro nel tempo. Nel marzo 2022, quando la Russia aveva invaso l’Ucraina, ecco che Heineken aveva promesso che avrebbe chiuso definitivamente le sue attività nel paese di Putin. All’epoca l’azienda produttrice di birra aveva dichiarato che operare in Russia non era né più sostenibile, né più fattibile. Inoltre aveva dichiarato amarezza per l’escalation del conflitto.
Tramite una dichiarazione Heineken aveva ribadito di essere scioccata e profondamente rattristata nel vedere che la guerra in Ucraina continuava ad andare avanti e si stava intensificando. Per questo motivo aveva deciso di abbandonare la Russia.
Ad agosto, poi, l’azienda aveva parlato di alcune difficoltà nel vendere le sue attività in Russia. E così si è arrivati a febbraio 2023: a un anno dello scoppio del conflitto, Heineken sta ancora operando in Russia, vendendo anche marchi come Amstel.
Follow the Money ha così iniziato a investigare sulla faccenda e ha rivelato che Heineken non solo non ha chiuso i battenti in Russia così come annunciato, ma, anzi, nel corso dell’ultimo anno ha anche lanciato dei nuovi prodotti sul mercato russo.
Heineken, rispondendo al report di Follow the Money, ha cercato di spiegare che le sue intenzioni erano sempre quelle di lasciare la Russia, solo che la vendita delle sue attività qui stava richiedendo più tempo del previsto. Ok, questo lo si era capito, ma allora perché non solo non chiudere, ma addirittura lanciare nuovi prodotti in un mercato da cui stai pensando di andare via?
Qualcosa non torna. Tuttavia Heineken continua a sostenere che stanno lavorando duramente per cercare un acquirente valido in queste circostanze difficili, dove sono previste anche perdite finanziarie importanti per l’azienda (ipotizza di perdere qualcosa come 300 milioni di euro quando riuscirà finalmente a vendere).
L’azienda produttrice di birra ha anche sostenuto che il team locale russo sta facendo il possibile per mantenere stabile il lavoro in modo da evitare la nazionalizzazione e per essere sicuri che i loro mezzi di sussistenza non siano a rischio. Inoltre ha anche sottolineato che non c’è scambio di fondi fra la Heineken e l’azienda locale in Russia, non ricevendo dalla filiale del paese né dividendi, né royalties.
Ma Heineken non è certo l’unica azienda produttrice di birra ad essere rimasta in Russia più a lungo del previsto. Anche la rivale di sempre Carlsberg aveva dichiarato che se ne sarebbe andata entro la fine del 2022, solo che adesso ha spostato la data a metà 2023.