È scoppiata una guerra a suon di birra e seltzer fra Constellation Brands e il Grupo Modelo. Riassumendo molto: Grupo Modelo ha portato in tribunale Constellation Brands accusando quest’ultimo di aver violato i loro accordi di licenza attivi dal 2013, con annessa violazione dei marchi. Secondo questo accordo, Constellation può vendere solo la Birra Corona e non il Corona Hard Seltzer. Tuttavia Constellation sostiene l’esatto contrario: vendere la birra Corona di Mondelo in America gli permetterebbero di vendere anche il seltzer a marchio Corona.
Birra e seltzer Corona: chi può venderli in America?
Prima di addentrarci nelle questioni legali, è bene fare un passo in dietro e fornire qualche spiegazione in più. Constellation Brands è un produttore e distributore americano di birra, vino e liquori, nonché la più grande azienda di importazione di birra negli USA. L’azienda vanta più di 100 marchi nel suo portfolio. Per quanto riguarda la birra, a noi importa che il portfolio comprende marchi come Corona, Modelo Especial, Negra Modelo e Pacific.
Grupo Modelo, invece, è un’azienda messicana specializzata nella produzione di birra e facente parte dal 2013 del gruppo A.B. InBev. Nei suoi impianti la Modelo produce diversi marchi di birra, fra cui Corona, Modelo, Pacific, Tropical e Victoria. Inoltre detiene anche i diritti per la distribuzione in Messico di alcune bevande alcoliche e analcoliche come Budweiser negli USA, Perrier in francia, Sanpellegrino in Italia, Stella Artois in Belgio e Tsingtao in Cina (ricordiamo che la Cina è risultata essere il paese dove si beve più birra in assoluto).
Detto ciò, è chiaro cosa sia successo. Grupo Modelo ha citato in giudizio già l’anno scorso Constellation Brands contestandogli il fatto di non essersi limitato a vendere solamente la Birra Corona, come da accordi di licenza del 2013, ma di aver venduto anche il marchio Corona Hard Seltzer che, secondo Modelo, non rientrava in tali accordi.
Però Constellation sostiene l’esatto opposto: secondo lui, la definizione di “birra” presente nell’accordo in questione, comprenderebbe non solo la birra, ma anche l’hard seltzer. Per questo motivo aveva chiesto che il caso venisse archiviato prima di arrivare al processo vero e proprio.
Solo che Lewis Kaplan, giudice distrettuale degli Stati Uniti, ha dichiarato di non essere per niente convinto delle argomentazioni fornite da Constellation, soprattutto quelle relative al fatto che, secondo l’interpretazione di Constellation in merito al contratto per la vendita della birra Corona Modelo in America, tale accordo permettesse di vendere anche il Corona Hard Seltzer. Anzi: Kaplan ha sostenuto che l’interpretazione di Modelo degli accordi sarebbe una “lettura ragionevole” dei medesimi.
Per questo motivo, contrariamente a quanto auspicava, Constellation Brands dovrà finire in tribunale per rispondere delle accuse mosse dal Grupo Modelo relative alla violazione degli accordi di licenza e violazione dei marchi.
Al momento sia Constellation Brands che Modelo non hanno fornito commenti, anche se quando scritto da Modelo nella sua mozione appare plausibile: il Corona Hard Seltzer è una bevanda senza malto e senza luppolo che emula una vodka. È, dunque, una bibita che non si configura come una birra neanche lontanamente.
Ma non è la prima volta che Modelo e Constellation si scontrano. Lo scorso agosto, infatti, Modelo aveva citato in giudizio anche le birre Modelo Reserva invecchiate in botti di tequila e bourbon di Constellation, causa per cui è ancora in corso una mediazione.
Secondo Modelo, le birre in botti di tequila infrangono le leggi statunitensi e messicane che regolamentano l’uso della parola “tequila”, mentre le birre nelle botti di bourbon violano l’accordo di Constellation di vendere solo “birre in stile messicano” con il nome Modelo in quanto il bourbon non ha nulla a che vedere col Messico.