Ci mancava solo la birra prodotta con l’acqua della doccia riciclata. Dopo la birra realizzata con le acque reflue e quella prodotta con l’urina (che a Singapore è andata fortissimo, tanto da aver subito esaurito le scorte), ecco che adesso si prova a fare la birra con l’acqua della doccia. Non solo: la birra Epic OneWater Brew è fatta con l’acqua riciclata delle docce, dei lavandini e delle lavatrici di un edificio residenziale.
Come si fa a fare la birra con l’acqua della doccia?
Ovviamente per realizzare una birra con l’acqua riciclata di docce e lavandini è necessario sottoporla a diversi trattamenti, fra cui anche la microfiltrazione e la luce ultravioletta, per renderla sicura da bere. Di sicuro è un sistema utile per evitare di sprecare l’acqua, che in questi tempi di siccità non fa mai male.
Aaron Tartakovsky, CEO e co-fondatore di Epic Cleantec, azienda di trattamento delle acque con sede a San Francisco e responsabile della produzione della birra in questione insieme a un birrificio locale, ha spiegato che a livello mondiale gli edifici consumano il 14% di tutta l’acqua potabile. Solo che quasi nessuno ricicla poi quell’acqua.
Da qui l’idea: perché non riutilizzarla per fare della birra? La birra in esame è una bevanda in stile Kolsch, dal corpo leggero (è originaria della Germania). Questo primo lotto è stato creato usando le acque riciclate del Fifteen Fifty, un condominio di lusso di 40 piani di San Francisco. Ma occhio: la birra non è ancora in vendita, almeno per il momento. Questo perché le normative vietano l’uso delle acque reflue riciclate nelle bevande commerciali.
L’azienda in questione ha adattato tecniche già esistenti nel mondo delle acque reflue e le ha applicate ai singoli edifici, in modo da fare per l’acqua quello che l’energia solare ha fatto, appunto, per l’energia. Questi edifici sono dotati di un sistema di riciclaggio che elimina la necessità di scaricare le acque reflue in una fogna.
Grazie a questo sistema si riesce a riciclare il 95% delle acque reflue, sia le acque nere (quelle derivanti dai servizi igienici), sia le acque grigie (quelle che derivano da docce, lavandini, vasche da bagno e lavatrici).
La tecnologia permette prima di eliminare la materia organica, poi viene utilizzato un sistema di microfiltrazione tramite membrane spesse 0,04 micron (per capirci: è lo 0,05% dello spessore di un capello umano) e infine si disinfetta il tutto con cloro e luce ultravioletta. In questo modo quest’acqua può essere riutilizzata per scopi non potabili, fra cui gli sciacquoni dei bagni, l’irrigazione delle piante e il lavaggio del bucato.
Ma si è andati oltre e dalla fine del 2022 Epic Cleantec ha deciso di provare a produrre una birra usando proprio l’acqua riciclata. Al momento, utilizzando 2mila litri di acqua riciclata, hanno realizzato poco più di 7mila lattine. Ovviamente non sono state messe in commercio perché non si può, ma hanno avuto uno scopo puramente edicativo.
A dire il vero non è certo la prima volta che negli Stati Uniti viene prodotta della birra partendo da acqua riciclata: era già stato fatto nel 2017 quando due birrifici della California avevano realizzato una birra in edizione limitata a base di acqua riciclata da servire in due eventi locali. Ma è presto per parlare di commercio: bisognerebbe rivedere tutta la normativa.