Negli Stati Uniti, Clay Travis, fondatore di OutKick e personalità nota nel settore dei media sportivi, ha deciso di fare un singolare esperimento. In pratica ha offerto della birra Bud Light gratis a un concerto. Solo che nessuno ha voluto prendere quella birra, nonostante fosse del tutto gratuita. E Travis ha così concluso che il problema è che nessuno vuole farsi vedere con in mano quella birra dopo il problematico caso della campagna di marketing con testimonial l’attivista transgender Dylan Mulvaney.
Nessuno vuole la birra Bud Light, neanche se gratis
Brevissimo riassunto (i dettagli li trovate negli articoli precedenti). In pratica Bud Light ha realizzato recentemente una campagna marketing insieme all’attivista transgender Dylan Mulvaney. Quello che ha fatto è stato creare una lattina appositamente dedicata all’attivista per celebrare il suo primo anno come “fanciulla”, regalando a Mulvaney una cassa di lattine con la sua faccia. Lattine che, è bene specificare, non sono in commercio.
Solo che al popolo dei bevitori di birra americano la cosa non è andato giù: celebrare la “transizione” di genere in questo modo ha scatenato le ire dei conservatori. Da qui è nata una campagna di boicottaggio della suddetta birra, tanto da parte dei consumatori che da parte dei grossisti. E a nulla è valso il fatto che AB InBev abbia regalato delle casse gratis di birra per ingraziarsi nuovamente i fornitori: il titolo della Bud Light è crollato in Borsa.
E si arriva così all’esperimento di Clay Travis. In pratica il fondatore di OutKick ha provato a offrire diverse lattine di birra gratis a un concerto di Nashville, di varie marche, fra cui anche la Bud Light. Gli spettatori potevano prendere qualsiasi lattina preferissero. Travis ha poi registrato alcuni video.
Il primo è quello pubblicato alle ore 18.45: qui si vede il frigo pieno di birra, fra cui Bud Light, Michelob Ultra e Yuengling. Un secondo video è stato pubblicato alle 221.15: il frigo praticamente conteneva solamente lattine Bud Light. Questo vuol dire che chi ha approfittato dell’offerta di birra gratis, ha scelto solo le altre marche.
Travis ha spiegato che lui non è un esperto di marketing, ma se tutti prendono le altre birre, facendo avanzare solo la Bud Light, allora c’è un problema. Secondo Travis nessuno ha voluto prendere la Bud Light perché nessuno vuole essere visto con in mano quel marchio. Praticamente bere Bud Light in pubblico sembra quasi essere diventato un tabù ormai.
In un successivo tweet, Travis ha commentato la vicenda sostenendo che lo scandalo Bud Light è stato un “assoluto disastro” per il marchio. Il consumo totale di Bud Light è calato del 26%. Inoltre molte persone evitano di bere questa birra per non essere derisi in pubblico.
Travis non riesce a vedere una via di uscita per Bud Light: come si tirerà fuori da questo pasticcio?