La scelta promozionale di Anheuser-Busch di far pubblicizzare la sua birra Bud Light all’attivista transgender Dylan Mulvaney diciamo che non ha avuto l’esito sperato. A causa di quella partnership, infatti, il titolo in Borsa dell’azienda è crollato, facendogli perdere qualcosa come 5 miliardi di dollari.
Birra Bud Light: la sponsorizzazione con Dylan Mulvaney non è andata come previsto
Secondo il Down Jones Market Data Group, ecco che Anheuser-Busch, società madre di Bud Light, ha visto un calo del 4,7%, perdendo circa 4,56 miliardi di dollari di capitalizzazione dal 31 marzo scorso. Nella sola giornata di mercoledì le azioni del produttore di birra hanno perso più dell’1,5%: il 31 marzo il titolo era arrivato a 66,73 dollari per azione, mentre il mercoledì aveva chiuso a 63,38 dollari. E tutto pare per colpa della campagna pubblicitaria di Bud Light denominata “365 Days of Girlhood”, quella realizzata insieme all’attivista transgender Dylan Mulvaney.
Se non lo conoscete, Mulvaney è un attivista trans e influencer che è salito alla ribalta quando, nel 2022, ha avuto l’opportunità di intervistare il presidente Joe Biden in merito alla questione LGBTQ.
Mulvaney a inizio mese aveva pubblicato sui social le foto delle lattine di birra Bud Light con la sua faccia stampata sopra, spiegando che il tutto faceva parte di una campagna promozionale.
Il tutto era, poi, stato corredato da un video dove si vedeva Mulvaney mentre sorseggiava una Bud Light in una vasca da bagno. Solo che questa campagna promozionale è stata accolta in maniera piuttosto freddina. Con tanto di azioni di boicottaggio. Per esempio, John Rich, cantante di musica country, dopo aver visto le nuove lattine, ha annunciato di aver tolto la Bud Light dal suo bar di Nashville, in Tennesse, proprio per boicottare Anheuser-Busch.
Kid Rock, invece, ha pubblicato un video dove lo si vedeva usare queste lattine per il tiro al bersaglio.
Anheuser-Busch aveva spiegato che, dal canto suo, collabora con centinaia di influencer in quanto questo è un modo per connettersi con persone di diverse fasce d’età. Di tanto in tanto producono lattine commemorative uniche ed è questo il caso delle lattine di Bud Light con Dylan Mulvaney. Effettivamente, secondo quando dichiarato dall’azienda, questa lattina commemorativa è stata un regalo per celebrare un traguardo personale dell’attivista (non a caso la campagna promozionale si intitolava “365 Days of Girlhood”) e non era destinata alla vendita al pubblico.
Nonostante le spiegazioni dell’azienda madre, però, il contraccolpo è stato notevole. Soprattutto nelle aree rurali i rivenditori sono preoccupati dal drastico calo di vendite della Bud Light.