Dopo la Bud Light, anche la birra Miller Lite ha scatenato le ire dei bevitori di birra americani. Tutto per colpa dell’ultima campagna promozionale dell’azienda che ha messo al centro del marketing la presenza delle donne nell’industria della birra. Non lo avesse mai fatto: i testosteronici consumatori di birra americani non hanno digerito tale affronto. Attendiamo solo di sapere se boicotteranno anche questa birra. No, perché se continuano così, fra un po’ si dovranno accontentare di bere succo di frutta.
Birra Miller Lite fa arrabbiare i bevitori americani
Se ricordate, negli USA infuria ancora la polemica relativa alla birra Bud Light, rea di aver promosso il suo prodotto con l’attivista transgender Dylan Mulvaney. L’iniziativa non era piaciuta per niente ai conservatori americani che avevano iniziato a tuonare, boicottando in massa tale birra e decretandone la caduta in Borsa (secondo gli analisti è possibile che la Bud Light non riesca mai più a riprendersi da questo contraccolpo). Anzi, la cosa è degenerata a tal punto che negli USA nessuno vuole farsi vedere con in mano una Bud Light per paura di essere preso in giro.
In questa atmosfera ecco che è saltata fuori la campagna pubblicitaria della birra Miller Lite, realizzata da Molson Coors. In realtà la campagna risale a marzo ed era stata ideata proprio in occasione del Women’s History Month. Nel video si vede l’attrice e comica Ilana Glazer ricordare a tutti che sono state le donne le prime a produrre la birra. Ma non è finita qui: Glazer ha poi sottolineato che il modo in cui il settore ha risposto al significato storico delle donne è stato quello di sessualizzare le donne.
Nella pubblicità si sente Glazer dire: “Ecco un fatto poco noto. Le donne sono state fra le prime in assoluto a produrre la birra. Secoli dopo, in che modo l’industria ha reso omaggio alle madri fondatrici della birra? Ci hanno messo in bikini“. Il riferimento, ovviamente, è a tutte quelle pubblicità sulla birra dove si vedono donne in bikini o scarsamente vestite.
La campagna pubblicitaria ha poi incoraggiato le persone a trovare e acquistare i vecchi materiali di marketing sessisti e inviarli a Miller Lite in modo da trasformarli in compost che verrà poi usato per produrre fertilizzanti per il luppolo. E Glazer ha poi terminato il video dicendo: “Brindo alle donne, perché senza di noi non ci sarebbe la birra”.
Non lo avessero mai fatto. I bevitori di birra americani, già inferociti per l’associazione della loro amata bevanda con l’attivista transgender, non ci hanno più visto: come è possibile che la loro birra preferita sia stata “politicizzata” in tal modo? Da qui ecco gli appelli a boicottare anche la Miller Lite.
Clay Travis, fondatore di OutKick, ha criticato Molson Coors per questa campagna pubblicitaria, dicendogli che non ha idea di chi siano i consumatori reali dei suoi prodotti. Così Molson Coors ha dichiarato al Daily Mail che questo video parlava di due cose: escrementi di vermi e del fatto che le donne non dovrebbero essere costrette a lottare nel fango per vendere la birra. Secondo Molson Coors non dovrebbe esserci nulla di strano in queste affermazioni e spera che i bevitor di birra sappiano cogliere l’umorismo del video.
Ma Travis non è concorde e su Twitter ha scritto: “Miller Lite ha visto il disastro di Bud Light e ha deciso che doveva avere anche lei il suo annuncio similare”. Grahama Allen, conduttore del podcast Dear America, sempre su Twitter ha poi scritto: “Nessuno ha imparato dal costoso errore di Bud Light? Miller Lite ha appena lanciato questa pubblicità!!! Quando impareranno queste aziende produttrici di birra????”.
A questo punto mi viene un sospetto: non è che le aziende di birra si sono messe d’accordo? Seguite il ragionamento: se per ogni campagna pubblicitaria di birra a sostegno e con testimonial un essere umano che non sia un “baldo maschio americano”, i bevitori di birra americani decidono di boicottare quel marchio non comprandolo più, se tutti i marchi di birra facessero la stessa cosa, i bevitori non avrebbero più nulla da bere! Dunque alla fine si sarebbero boicottati da soli.
Ecco qua il video integrale della campagna promozionale della birra Miller Lite: