Anche Nastro Azzurro ha lanciato la sua birra analcolica. Si tratta di Nastro Azzurro Zero (riferimento piuttosto esplicito all’assenza di alcool), disponibile da febbraio.
Oltre ovviamente all’assenza di alcool, rispetto alla versione per così dire “tradizionale” cambia anche il processo fermentativo studiato – si legge in una nota stampa – per garantire la “stessa promessa di gusto” della Nastro Azzurro originale, effettuato a più alta temperatura (22°-23°C) e utilizzando un ceppo di lievito speciale che fermenta solo zuccheri semplici, producendo zero alcool.
“Nello scenario di mercato italiano dove i consumatori hanno una vita sempre più attiva ed hanno una maggiore consapevolezza d’acquisto, siamo orgogliosi di presentare questa nuova estensione di gamma, fedele al gusto premium di Nastro Azzurro, allargando le occasioni di consumo del nostro target e portando un’innovazione di prodotto in un segmento in espansione” – dichiara Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director Birra Peroni.
Nastro Azzurro Zero – che è disponibile sugli scaffali dei negozi e presso bar e ristoranti già da febbraio – è prodotta interamente nello stabilimento di Bari di Birra Peroni.
E sempre la stessa Birra Peroni ha deciso di investire 1,6 milioni di euro nello stabilimento di Bari per potenziare la produzione della birra analcolica. E ha aggiunto 3 nuovi serbatoi di fermentazione.