Il Billionaire di Flavio Briatore, il noto ristorante-discoteca della Costa Smeralda, è stato chiuso per Coronavirus: 6 dipendenti sono risultati positivi al Sars-Cov 2, ma mancano ancora parecchi tamponi per cui questo numero potrebbe cambiare.
In questi giorni avrete sentito della maretta fra Briatore e il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda. Quest’ultimo ha deciso di prendere alla lettera quanto stabilito dal Governo con il decreto del 16 agosto, quello che stabiliva la chiusura delle discoteche concedendo la possibilità agli amministratori locali di adottare misure ancora più severe.
Così Ragnedda non ci aveva pensato su due volte e aveva deciso di chiudere in anticipo i locali, scatenando le ire di Flavio Briatore. Briatore da Monte Carlo tuonava contro questa scelta: secondo lui in Sardegna non vi era una situazione di maggior criticità rispetto al resto della nazione e non capiva perché venisse messa in correlazione la musica col virus. Seguivano poi proteste per la situazione dei dipendenti e ricordava al sindaco che erano pieni di prenotazioni fino al 23 agosto, poi avrebbero chiuso.
Al che il sindaco aveva ribadito, con tutta tranquillità, che il provvedimento era stato preso per tutelare anche gli “anziani” come Briatore. Ebbene, adesso forse Briatore dovrà ricredersi: il Billionaire di Porto Cervo è stato appena chiuso per Coronavirus. Esatto, il locale di chi sosteneva l’assenza di criticità e ammetteva di non capire che legame ci fosse fra locali e Coronavirus, adesso è costretto a testare di prima mano quello che accade nella realtà.
Per ora sono sei i dipendenti del Billionaire positivi al Coronavirus. Costoro al momento sono tutti in autoisolamento: stanno aspettando le istruzioni dell’unità di crisi sanitaria del Nord Sardegna. Il direttore del locale, Roberto Pretto, ha subito avvisato tutti i camerieri, barman, cuochi, lavapiatti e addetti alla sicurezza. Solo che per ora non tutti sono riusciti a fare il tampone, motivo per cui si ipotizza che il numero sia destinato a salire.
Non si è ancora ben capito come sia potuto partire il contagio visto che il locale ha rispettato tutte le misure di sicurezza: la temperatura è stata misurata, le mascherine sono state indossate e sono stati dimezzati i clienti ammessi.
Si ipotizza che o siano stati dei clienti asintomatici o dei lavoratori stagionali arrivati da un’agenzia privata e giunti per rinforzare l’organico dal 1 al 22 agosto. Si tratta di camerieri, lavapiatti e barman che girano per varie strutture.
Quando uno dei ragazzi che aveva lavorato al Billionaire è risultato positivo, ecco che Pretto ne è stato informato in via informale e ha comunicato a tutti i dipendenti regolari la necessità di fare il tampone. Solo che non tutti sono ancora riusciti a prenotarlo, neanche privatamente, motivo per cui si sono messi in isolamento volontario.