Bill Gates investe ancora nella birra, e compra azioni Ab InBev per 95 milioni

Bill Gates continua a investire nel mondo della birra, e compra una fetta di partecipazione in Ab InBev per 95 milioni di dollari.

Bill Gates investe ancora nella birra, e compra azioni Ab InBev per 95 milioni

Eh sì, in questo caso quell'”ancora” è d’obbligo: i nostri lettori più attenti ricorderanno infatti che non si tratta certo della prima volta che Bill Gates decide di mettere mano al portafoglio per comprare un po’ di birra – e badate bene, con “un po’ di birra” intendiamo giusto qualche manciata di milioni di euro in azioni. Era appena l’inizio dell’anno quando il Signor Microsoft in persona decise di acquistare azioni a marchio Heineken per un totale di 850 milioni di euro dichiarando, tra parentesi, di non essere affatto un grande bevitore di birra. Ma ehi, gli affari sono affari: a distanza di mesi, infatti, ecco che Gates torna a fare acquisti comprando una fetta di partecipazione in Ab InBev per un valore complessivo di circa 95 milioni di dollari.

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birra

Togliamo immediatamente di mezzo le più noiose considerazioni tecniche e norme operative – l’acquisto in questione è stato realizzato da Bill Gates attraverso la sua famosa organizzazione filantropica, la la Bill & Melinda Gates Foundation Trust: numeri alla mano, il magnate a stelle e strisce dell’informatica è di fatto diventato titolare di un milione e 703 mila azioni di Ab InBev, come accennato dal valore di 95 milioni di dollari.

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Un acquisto portato avanti attraverso un’organizzazione filantropica – sarà una malizia del destino? Ci spieghiamo meglio: non dovrebbe certo essere una sorpresa apprendere che, nel corso degli ultimi mesi, Ab InBev si è trovata a dovere affrontare una serie di sfide scomode e provanti.

Ci stiamo naturalmente riferendo al caso Bud Light: la scorsa primavera il brand prese la scellerata (con il senno di poi, beninteso) decisione di avviare una campagna di marketing in collaborazione con l’attivista transgender Dylan Mulvaney. Una lettura grossolanamente sbagliata del proprio target di riferimento, che ha portato a una serie di conseguenze disastrose: un crollo in borsa, un boicottaggio su larga scala che ha portato alla nascita di competitor agguerritissimi, interi lotti invenduti o ignorati (persino quando tali lotti erano offerti gratis) e l’avanzare dell’ombra di decapitazioni di alto profilo.

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Complessivamente si è stimato che, a causa del boicottaggio della Bud Light, Ab InBev abbia perso il 30% degli utili e il 10,5% delle entrate. Ebbene, stando a quanto lasciato trapelare, l’investimento da parte di Bill Gates potrebbe essere interpretato come un chiaro sintomo della fiducia che il magnate ha nella capacità del colosso della birra di superare le sue attuali sfide.