Beyond Meat ha conquistato il mondo. Il pubblico apprezza molto, e forse la cosa non è piaciuta ad alcuni pezzi grossi: hanno infatti remato contro affermando che la carne finta sia malsana, ma arrivano prontamente le prime smentite.
L’dea di questo surrogato vegetale è piaciuta così tanto che è nato persino l’Impossible Burger da Burger King, se ne parla da mesi e la cosa sembra aver rivoluzionato non solo i fast food ma anche la ristorazione più classica. Un gruppo chiamato Center for Consumer Freedom – un gruppo di pubbliche relazioni che ha lavorato per aziende alimentari, ristoranti e altri interessi speciali (incluso l’industria della carne) – ha pubblicato annunci a tutta pagina sul New York Post e Wall Street Journal per denunciare e mettere in luce gli additivi chimici negli hamburger a base vegetale.
La pubblicità è intitolata “Fake Meat, Real Chemicals” (carne finta, additivi chimici reali) e mette a confronto gli ingredienti di burger e pancetta finti e veri. In sostanza, il gruppo sta promuovendo un’azione pro-carne, suggerendo che i prodotti chimici aggiunti all’hamburger di Beyond Meat lo hanno reso meno salutare.
Business Insider ha approfondito la questione, assumendo quattro nutrizionisti per valutare i 22 ingredienti presenti nel Beyond Meat e poter rispondere non solo alle accuse ma anche al pubblico di consumatori.
I risultati dei nutrizionisti: il prodotto è stato classificato come da consumare “sometimes” (a base vegetale o no, non è ancora pensato per essere un alimento su cui basare un’intera dieta quotidiana), ovvero ogni tanto esattamente come un hamburger di manzo. Alcuni nutrizionisti hanno apprezzato la massiccia presenza di fibre, il doppio rispetto all’hamburger di carne vera, e tutti concordano sul fatto che l’elaborazione non equivalga necessariamente alla spazzatura; sono prodotti elaborati anche burro di arachidi, formaggio, yogurt e altri alimenti, che generalmente consideriamo sani.
Fonte: thenextweb.com