Beve 81 pinte di Guinness in un weekend e diventa virale: “Ero un po’ stanco”

Un ragazzo di 33 anni ha passato il fine settimana bevendosi 81 pinte di Guinness. Il gesto è diventato virale.

Beve 81 pinte di Guinness in un weekend e diventa virale: “Ero un po’ stanco”

La vetrina dei social media si conferma sempre più una puntualissima esibizione dei migliori partecipanti al Premio Darwin. Scalpitano, soprattutto, i concorrenti che vogliono guadagnarsi (o che l’hanno fatto accidentalmente) la fama internettiana distruggendosi il fegato: il più recente è Sean Bryan, 33 anni, proveniente dalla cittadina di Kilkenny, in Irlanda.

Il nostro protagonista si è guadagnato un posto nella vetrina internettiana bevendosi 81 pinte di Guinness durante il fine settimana di Capodanno. Stando a quanto riportato dai colleghi dell’Irish Mirror, Bryan avrebbe iniziato a bere alle ore tredici di venerdì 29 dicembre in un pub del posto e avrebbe finito di alzare il gomito alle nove di sera di Capodanno. Poi è andato a dormire senza aspettare l’anno nuovo.

In effetti meglio evitare il brindisi di mezzanotte

guinness

Non mancano, naturalmente, coloro che hanno sottolineato quanto fosse pericoloso addentrarsi in avventure alcoliche di tale calibro: diversi utenti hanno definito il suo comportamento “insensato” e hanno detto che vantarsene come stava facendo Bryan era decisamente “da stupidi”.

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Saremo guastafeste, ma è difficile dar loro torto. Naturalmente, il nostro protagonista è dell’idea opposta, e ha difeso a spada tratta – dopo un bel riposino rigenerante, possiamo immaginare – la sua impresa sostenendo di non avere neppure sofferto i postumi della sbornia. Un vero uomo di acciaio, insomma.

“Ero solo un po’ stanco” ha spiegato il nostro mattatore di Guinness, in risposta alle critiche che abitavano la sezione commenti del suo post. Numeri alla mano, Sean Bryan ha consumato circa 81 pinte di birra nel corso del fine settimana (che, giusto a titolo informativo, è l’equivalente di quanto il governo irlandese consiglia di bere nello spazio di tre mesi) e consumato circa 17 mila calorie di liquidi (escludendo, naturalmente, eventuali alimenti consumati durante la maratona alcolica).

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Maratona alcolica che, come avrete certamente intuito, non è stata gratuita. Il nostro protagonista ha svelato di avere speso circa 400 euro in pinte di birra durante la sua sessione di bevute. Ne è valsa la pena? Ai posteri l’ardua sentenza – Bryan non ha alcun dubbio, anche e soprattutto perché è riuscito a superare il suo record precedente di 78 pinte (anche se qua sorge un dubbio: erano sempre a marchio Guinness? Perché altrimenti il record non è valido, caro il nostro alcolista in erba).

L’avventura di Bryan non è passata inosservata – dal pubblico internettiano così come dalle autorità sanitarie, a dire il vero. Alcohol Change UK, ente di beneficienza d’Oltremanica, ha colto l’occasione per fare un poco di sensibilizzazione: “Le linee guida sul consumo di alcol a basso rischio dei Chief Medical Officer del Regno Unito raccomandano di rimanere sotto le 14 unità a settimana (ovvero circa sei pinte di birra a gradazione normale)”. Siamo certi che Bryan si premurerà di rispettarle, al prossimo giro.