L’Europa finalmente si accorge del Coronavirus e inizia ad attuare le prime misure restrittive. Il sindaco di Berlino chiude bar, discoteche, pub e ristoranti a partire da martedì e fino al 19 aprile. Il bilancio della pandemia in Germania è al momento di 3.300 infettati e 8 morti.
Nei giorni precedenti è stata annunciata la chiusura di tutte le scuole e di tutti gli asili nella capitale tedesca, insieme allo stop di biblioteche, istituzioni culturali, teatri e musei. Il primo cittadino, Michael Muller, ha limitato anche il servizio pubblico.
La Spagna emula, invece, l’Italia e proibisce tutti gli spostamenti che non siano motivati da cause di forza maggiore. E’ concesso andare al lavoro e rifornirsi di beni alimentari. Le decisioni sono state prese dal Consiglio dei ministri in una riunione straordinaria convocata per decretare lo stato di allarme annunciato venerdì dal premier Pedro Sanchez e che resterà in vigore per almeno 2 settimane.
Il Paese, che conta 136 morti e 5.753 contagiati, è il secondo in Europa ad avere il più alto numero di positivi dopo l’Italia. A soffrire nella nazione iberica è soprattutto il turismo. Secondo l’associazione degli albergatori spagnoli, le prenotazioni sono già calate del 20-30% su base tendenziale, soprattutto in Catalogna, Valencia e nelle Baleari.
Fonte: Ansa; Tgcom 24