Ops, negli USA sta succedendo di nuovo. Ben & Jerry’s sta seguendo pericolosamente la strada tracciata da Bud Light. In pratica l’azienda di gelati ha pubblicato in occasione del 4 luglio un tweet che parlava delle “terre indigene rubate”. E indovinate come l’hanno presa gli americani? Già, proprio come immaginate: ora i consumatori indignati stanno chiedendo di boicottare Ben & Jerry’s così come già fatto con Bud Light.
Occhio che però a furia di boicottare ogni cosa che non vi garba, rischiate di non avere più nulla da bere e mangiare.
Cosa ha combinato Ben & Jerry’s?
Tutto è stato scatenato da un tweet pubblicato sull’account Twitter ufficiale dell’azienda. In occasione del 4 luglio, Ben & Jerry’s ha scritto un tweet nel quale invitava i clienti a impegnarsi a restituire la terra indigena, suggerendo che avrebbero dovuto iniziare proprio col Monte Rushmore.
Questo è quanto scritto dall’azienda in occasione del Giorno dell’Indipendenza: “Questo 4 luglio è giunto il momento di riconoscere che gli Stati Uniti esistono sulla terra indigena rubata e ora ci impegniamo a restituirla. Ah, il 4 luglio. Chi non ama una bella parata, un gustoso barbecue e un emozionante spettacolo pirotecnico? L’unico problema con tutto ciò è che, però, può distrarre da una verità essenziale sulla nascita di questa nazione: gli Stati Uniti sono stati fondati su terra indigena rubata. Quest’anno impegniamoci a restituirla. Ed ecco perché dobbiamo iniziare col Monte Rushmore”.
Potete ben immaginare come clienti e utenti abbiano preso queste affermazione. Il contraccolpo online è stato quasi istantaneo, con parecchi utenti che hanno iniziato a chiedere di boicottare il marchio. Alcuni utenti, come Jeremy Redfern, addetto stampa di Ron DeSantis, il governatore della Florida, si è limtiato a rispondere con un lapidario “No, non è vero”, riferendosi all’affermazione che gli Stati Uniti siano nati su terreni rubati (beh, diciamo che sulla questione ci si potrebbe discutere a lungo).
Il cantautore John Rich, invece, ha previsto che Ben & Jerry’s sarà il nuovo Bud Light, mentre un altro utente ha spiegato che se Ben & Jerry’s odia così tanto il paese va benissimo: semplicemente gli verrà riservato il trattamento Bud Light con i clienti che non compreranno più i loro prodotti.
Un altro utente, invece, ha scritto che non vedeva l’ora che Ben & Jerry’s restituisca la terra su cui sorge la loro fabbrica, visto che quella terra appartiene ai nativi americani Abenaki e Mohicani che vivono nel Vermont da 10mila anni.
Tuttavia Ben & Jerry’s non è nuova a esternazioni del genere. Nel 2021, infatti, era già stata boicottata da parte dei consumatori degli Stati Uniti quando aveva annunciato che non avrebbe più venduto il suo gelato nei “territori palestinesi occupati” di Israele, riferendosi alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza.
Qui trovate il tweet incriminato:
This 4th of July, it's high time we recognize that the US exists on stolen Indigenous land and commit to returning it. Learn more and take action now: https://t.co/45smaBmORH pic.twitter.com/a6qp7LXUAE
— Ben & Jerry's (@benandjerrys) July 4, 2023