La patata da frittura per eccellenza, quella di varietà Bintje, soffre particolarmente l’aumento delle temperature e il susseguirsi di periodi di siccità, scenari sempre più comuni con l’imperversare del cambiamento climatico; e quindi gli agricoltori del Belgio la stanno gradualmente sostituendo con altre qualità, come la Fontane.
La Bintje, infatti, risultava presentarsi piuttosto ammaccata o “vitrea” al momento del raccolto a causa delle variazioni di temperatura, e di conseguenza non è stata giudicata adatta ai ritmi e alle esigenze della produzione industriale belga, con il mercato delle patate che tra il 2016 e il 2019 ha registrato un incremento del 20% nelle spedizioni e nelle importazioni. “Tre anni fa avevamo il 50% di patate inutilizzabili. Non sapevamo cosa fare, era catastrofico per le nostre entrate e a quel punto abbiamo deciso di passare alle Fontane”, ha precisato André Mauroy, agricoltore specializzato in tuberi, facendo riferimento alle estati torride delle annate tra il 2018 e il 2019.
Non tutto è perduto, però, per la patata Bintje: poiché questa particolare varietà non è sottoposta a diritti d’autore, le organizzazioni più piccole e le aziende più modeste hanno il diritto di moltiplicare questi tuberi per poi piantarli nella loro terra l’anno successivo, senza essere costretti a riacquistare i semi.