Il Belgio ha approvato un “piano inferfederale sull’alcol” forte di 75 misure per combattere il consumo eccessivo e dannoso di alcolici nel Paese. L’annuncio arriva direttamente dal ministro federale della salute, Frank Vandenbroucke, che ha spiegato come l’obiettivo fosse quello di raccogliere l’azione delle diverse autorità governative nazionali in una lotta coesa contro l’abuso di alcolici. È bene notare, per di più, che si tratta del primo piano di questo genere nella storia del Paese; e che le misure contenute al suo interno spaziano dalla limitazione delle pubblicità alla disponibilità dei prodotti stessi, passando anche per l’introduzione di migliorie all’accesso alle cure adeguate per chi ha problemi con il consumo di alcolici.
Il piano del Belgio per combattere gli alcolici: tutti i dettagli
“Si tratta di un importante passo in avanti” ha commentato Vandenbroucke “poiché il consumo di alcol influisce sull’assistenza sanitaria, ma anche sulla giustizia, la finanza, l’ospitalità, i giovani, la polizia e altri settori”. Non dovrebbe sorprendere, dunque, notare una tale generosità di misure – ben 75, come anticipato: l’obiettivo è quello di sensibilizzare sui pericoli del consumo eccessivo di alcol (come il cancro, ad esempio), facilitare l’accesso alle cure del caso, rafforzare la prevenzione e la promozione della salute e ridurre il numero di incidenti stradali e di altro genere.
Le misure sono state redatte sulla base delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e del Consiglio superiore di sanità. Come anticipato, sono previste regole ben più severe per quanto riguarda l’esposizione dei minori alle pubblicità di alcolici, con tanto di divieto di trasmissione di materiale pubblicitario di questo genere su radio e televisione prima e dopo i programmi per i minori. Saranno per di più limitate le promozioni su internet, sui social media e nelle sale cinematografiche, con particolare attenzione alle pellicole o ai contenuti rivolte ai minori.
La pubblicità, quando consentita, dovrà per di più essere accompagnata da un messaggio sanitario, redatto dal Servizio Pubblico Federale (FPS) per la Sanità Pubblica, sulla base di evidenze scientifiche – una misura che in un certo senso porta alla mente le tanto temute etichette introdotte qualche mese fa in Irlanda. È per di più introdotto il divieto di vendita di liquori e vini fortificati ai giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni; mentre sarà del tutto vietata la vendita di alcolici nei negozi lungo le autostrade tra le 22:00 e le 07:00.
“Questa è la prima volta nel nostro paese che tutti i ministri interessati hanno approvato un approccio comune per ridurre il consumo dannoso di alcol in Belgio” ha concluso Vandenbroucke. “Questo piano era assolutamente necessario dato l’enorme impatto sociale dell’alcol, soprattutto sulla salute”. Un approccio che, è doveroso sottolinearlo, ci pare comicamente distante da quello che serpeggia invece dalle nostre parti, dove il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affermato in conferenza stampa che bere poco vino “fa bene”, in clamorosa dissonanza con le linee guida individuate dal Ministero della Salute.