Non è che non vi piacciono le verdure – è che non vi piace la persona con cui state condividendo il tavolo. In altre parole, il trucco per fare mangiare broccoli e coste e compagnia bella ai più piccoli è di isolarli in una stanza buia. Si scherza, naturalmente – ma solo fino a un certo punto, a dire il vero: uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers of Psichology suggerisce che, osservando un qualcuno mangiare verdure palesando un chiaro disgusto per queste ultime, si finisce per provare la stessa sensazione.
Il disgusto per le verdure può contagiare, in altre parole – una trovata apparentemente semplice che potrebbe spiegare, tanto per fare un esempio, per quale motivo certi piatti vengono puntualmente snobbati e mandati indietro nelle mense scolastiche.
“Non fare quella faccia!”
Lo studio ha preso in esame più di duecento donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni, sottoponendole alla visione di un video composto da più clip di diversi adulti che consumavano broccoli crudi mostrando espressioni facciale che spaziavano dal positivo (come il sorriso, tanto per intenderci) al negativo (disgusto, per l’appunto).
I risultati, come già accennato in apertura di articolo, parlano chiaro: i ricercatori hanno osservato che, in media, l’osservare individui che mangiavano verdure (i broccoli, in questo caso) esibendosi in espressioni facciali negative portava a una riduzione sensibile delle valutazioni di gradimento.
Tra di voi c’è sicuramente chi avrà intuito che anche la situazione opposta si sarà verificata – il disgusto fa passare la fame e il sorriso la fa venire, in altre parole -, ma non è così: gli scienziati non hanno osservato alcun aumento del gradimento o del desiderio di mangiare le verdure quando le partecipanti si sono trovate a osservare qualcuno mangiare esibendo un’espressione positiva.
Complessivamente, il parere dei ricercatori è che ci sia ancora molto da studiare circa l’interazione tra il godimento evidente e il livello di gradimento del cibo. “Abbiamo dimostrato che guardare gli altri mangiare una verdura cruda con un’espressione facciale negativa riduce il gradimento delle donne adulte” ha commentato la dottoressa Katie Edwards della Aston University, autrice principale dello studio.
Come abbiamo brevemente accennato in apertura di articolo, quanto evidenziato dallo studio in questione potrebbe essere utile per influenzare – in maniera innocua, beninteso – le abitudini alimentari dei bambini, che tendono per natura a evitare le verdure.
“Se un bambino vede il proprio genitore mostrare disgusto mentre mangia le verdure” ha concluso la dottoressa Edwards “ciò potrebbe avere conseguenze negative sulla sua capacità di accettare queste ultime”.