Basta un bicchiere di succo di frutta in meno per perdere peso?

Il consumo giornaliero di succo di frutta è stato collegato a un aumento di peso: ma la frutta non era salutare?

Basta un bicchiere di succo di frutta in meno per perdere peso?

La nostra domanda è volutamente provocatoria, ma la risposta non è così banale come potreste credere. Vogliamo dire, è più o meno risaputo – anche banalmente per intuito – che la perdita di peso è il risultato di un esercizio corale che racchiude anche e soprattutto un regime alimentare sano e l’attività fisica; ma proprio perché si tratta di un mosaico a volte può capitare di sottovalutare qualche tassello. Come il fatto di bere un bicchiere di succo di frutta in meno, per l’appunto.

Stando a una nuova analisi di studi precedenti, pubblicata sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics, bere un bicchiere o più di succo di frutta al 100% ogni giorno è collegato a un piccolo aumento di peso nei bambini e negli adulti.

Ve la facciamo breve: bere è diverso dal mangiare

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L’analisi in questione ha preso in esame un totale di 42 studi, di cui 17 effettuati su di una coorte composta da bambini e 25 che invece hanno analizzato adulti. Due, fondamentalmente, sono gli elementi chiave che gli scienziati hanno ricondotto all’aumento di peso: la quantità e la modalità di consumo.

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“Un problema fondamentale con il succo è la quantità; consumare frutta in questo modo rende facile il rischio di overdose” ha spiegato il coautore e ricercatore leader in campo nutrizionale, il dottor Walter Willett, professore di epidemiologia e nutrizione alla Harvard T.H. Chan School of Public Health e professore di medicina alla Harvard Medical School di Boston.

Un esempio pratico può aiutarci a comprendere cosa intende il dottore con “quantità”. “Quanto spesso mangiamo tre arance?” ha continuato il dottor Willett in una dichiarazione alla CNN. “Eppure, un bicchiere di succo d’arancia equivale a circa tre arance che possono essere consumate in un minuto o due, e possiamo tornare indietro e prenderne un’altra, e questo aggiungerà molte calorie e porterà a un picco di glucosio nel sangue”.

I rischi dell’eccesso di zucchero nel flusso sanguigno sono ben noti, e spaziano dallo sviluppo di una resistenza all’insulina fino a condizioni come il diabete, l’obesità o malattie di carattere cardiaco.

Tra alcuni di voi potrebbe rimanere ancora un dubbio – vogliamo dire, la frutta è tendenzialmente salutare, giusto? E allora qual è la differenza con il succo? Vi rimandiamo al secondo elemento citato nelle righe precedenti – la modalità di consumo.

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“La frutta e la verdura intera vengono fornite in pacchetti di sostanze nutritive: carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine, tutti contenuti insieme alle fibre. È così che i nostri corpi dovrebbero nutrirsi” ha spiegato a tal proposito la dott.ssa Tamara Hannon, membro del comitato sulla nutrizione dell’American Academy of Pediatrics.

“Quando togliamo la “confezione”, togliamo la fibra e le parti strutturali del cibo, e il nostro corpo lo digerisce e lo metabolizza in modo diverso da come si è evoluto per farlo”. In altre parole, e generalizzando un po’ la questione, bere è diverso dal mangiare.

Potrebbe aiutarci un altro esempio pratico: mangiare una mela non va ad aumentare in maniera repentina i livelli di zucchero nel sangue perché il fruttosio, lo zucchero presente naturalmente nella frutta e in alcune verdure, viene rilasciato lentamente nel flusso sanguigno. Le carte in tavola cambiano drasticamente quando la mela si beve, però: bere un succo di frutta alla mela inonda il sangue di fruttosio.