L’anno solare, qui in redazione, non è scandito tanto dal calendario o dalle ricorrenze quanto piuttosto dagli episodi che puntualmente si ripetono. L’infettivologo Matteo Bassetti, nelle ultime ore, si è esposto per ribadire che cucinare la pasta nell’acqua di mare non è proprio la cosa più saggia che si possa fare visti tutti i rischi per la salute che si corrono.
La sua esternazione non nasce dal nulla bensì dai numerosi video andati virali sui Social Network, in cui le persone prelevano orgogliosamente l’acqua di mare mentre sono in barca e rivelano al mondo la propria furbizia. Ed eccoci di nuovo qui, quindi, a ribadire nell’agosto 2024 ciò che spiegammo in lungo e il largo anche nell’agosto 2023. Insomma ci piacerebbe rompere questa circolarità, ma evidentemente serve farlo visto che le persone cadono sempre negli stessi errori.
L’acqua di mare non va usata per cucinare
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Matteo Bassetti si è giustamente allarmato vedendo tutte le persone che, da Tik Tok, mostrano i propri “pranzi al sacco” preparati direttamente sulla barca tra un tuffo e l’altro a largo. Pensano, evidentemente, che l’acqua di mare sia perfetta per la pasta dal momento che è già salata. E il classico errore è pensare che il calore “uccida tutti i batteri”. Eh, non è esattamente così e lo ha appena spiegato Bassetti: “fare la pasta nell’acqua di mare presa dalla poppa di una barca, dove ci sono carburante (perché da li fuoriesce il carburante), le pompe di sentina (che lavano le sentine con tutto quello che c’è dentro, olio e altri materiali), gli scarichi di una barca (dove ci sono le deiezioni), e poi la usiamo per cucinare“. Per l’infettivologo è “una stupidaggine“, che non dovrebbe poi stupirci per l’insorgere di problemi di vario tipo.
Nulla di nuovo da queste parti: l’anno scorso affrontammo bene l’argomento intervistando Guido Mori (chimico, direttore dei corsi di area Food dell’Ateneo IUL e dell’Università della Cucina Italiana, nonché insegnante presso ALMA). Di mezzo non c’era il trend della pasta bensì quello delle friselle inzuppate nell’acqua di mare, ricordate? Abbiamo preso tutti i romantici, tutti gli anti gastrofighetti, tutte le generazioni del “si è sempre fatto così”, tutti quelli per cui ci si allarma sempre troppo per tutto e li abbiamo smontati uno a uno. Poi, per carità, siete liberi di fare e mangiare ciò che desiderate (magari, però, non sbandieratelo su un Social Network pieno di ragazzini che aspettano solo di andare virali).