Alcuni baristi italiani hanno approfittato di una falla nel DPCM appena approvato dal governo, che prevede la chiusura alle 24 dei locali ma non specifica l’orario di apertura.
Così loro, furbi tra i furbi, hanno pensato bene di prendere le normative alla lettera: giù la serranda giusto il tempo di far passare la mezzanotte. Poi, passato un quarto d’ora, si riapre, nel pieno rispetto delle regole: nessuno – per ora – dice infatti quando debbano riaprire i locali.
È successo dapprima a Catanzaro, dove Aldo Manoiero, titolare del Plaza cafè di Catanzaro Lido, ha avuto questa brillante trovata, diventando l’idolo di molti, sui social e dal vivo. Il suo, infatti, non è stato interpretato solo come un gesto per trovare una scappatoia commerciale, quanto come un espediente simbolico, per gridare al mondo l’inadeguatezza delle soluzioni adottate dal governo.
Tanto più che non è stato neanche multato per questo: i vigili sono passati, hanno controllato quello che stava succedendo, e alla fine hanno stabilito che aveva ragione lui. Perciò, è stato prontamente imitato da altri: a Bologna, ha fatto così anche il Mavit, bar di fronte alla stazione centrale. E chissà quanti altri, visto che ormai la trovata non fa più notizia. “Fatta la legge, trovato l’inganno”, insomma, almeno fino al prossimo DPCM, che certamente correggerà questo bug burocratico, decretando la fine dei furbetti.
[Fonte: La Repubblica | Ph. Pixabay]