Barilla lancia la sua prima pasta natalizia (ma non da noi)

Barilla lancia la pasta natalizia a fiocchi di neve per i soli Stati Uniti. Ma perché questi formati, in Italia, non vedono mai la luce?

Barilla lancia la sua prima pasta natalizia (ma non da noi)

Nevica, ma solo dall’altra parte dell’Oceano. Barilla ha annunciato il lancio di un nuovo formato di pasta in edizione limitata, pensata appositamente per le festività natalizia. La forma? Un eloquentissimo fiocco di neve.

C’è un “ma”, però – un “ma” grosso come l’Oceano Atlantico, come accennato solamente poche righe fa. La Barilla Snowfall – è questo, l’avrete intuito, il nome del formato di pasta in questione – sarà disponibile solo ed esclusivamente negli Stati Uniti . Un po’ come la pasta proteica della scorsa primavera, o ancora quella a forma di cuore per San Valentino. Insomma: com’è che questi formati non approdano mai dalle nostre parti, patria natia della stessa Barilla?

La pasta Barilla e il “nodo” italiano

pasta

Barilla Snowfall, dicevamo, sarà disponibile a partire dai primi di dicembre online e nei negozi di casa Walmart negli Stati Uniti fino all’eventuale esaurimento delle scorte. Angie Cotter, direttrice marketing del ramo aziendale a stelle e strisce, è stata puntuale nel ricordare le diverse declinazioni offerte da Barilla negli anni: “Fin dagli anni ’60 siamo stati in prima linea nello sviluppo di formati di pasta unici“, ha spiegato.

Perché la pasta buona non tiene il dente Perché la pasta buona non tiene il dente

“In particolare l’amato formato di San Valentino, Barilla Love, ha continuato. Tranquilli: non si tratta di un’allucinazione collettiva, né di un Effetto Mandela con carboidrati extra. La pasta a forma di cuore è esistita davvero, e pare addirittura che sia stata un successone. Banalmente, però, si tratta di un formato che non ha mai visto la luce della grande distribuzione in Italia.

Sottolineiamo l’ovvio: Barilla è un’azienda, e come tale ha l’obiettivo primario di vendere il proprio prodotto. Vien da sé, dunque, che per farlo voglia muoversi in quei mercati che, secondo le indagini del caso, si dimostrerebbero più ricettivi a una determinata idea. Tradotto: tra gli amici a stelle e strisce le idee di questo genere funzionano anche e soprattutto perché si basano sul mito del cibo italiano.

Da noi la musica è diversa. È risaputo che nelle vene di ogni italiano scorre un’atavica resistenza al cambiamento, alla novità; che si rafforza dieci, cento, mille volte tanto quando si parla di cibo e ancor di più quando si parla di pizza o pasta. Esempi: Gino Sorbillo che capisce che sfottere la tradizione con l’ananas fa ottenere secchiate di like. O per stare in tema: l’80% della pasta mangiata dagli italiani è di soli due formati. La pasta natalizia è disponibile fino a esaurimento scorte, e nei supermercati dello Stivale la vedremmo esposta ancora a Ferragosto.