Barilla spedisce tre chili di fusilli nello spazio e il Pastificio Rana preparerà i pasti per gli astronauti. Tranquilli, non è l’inizio di un cinepanettone ambientato sulla Luna, ma un riassunto volutamente vago del progetto Italian Food in Space, che nasce – tra le altre cose – anche per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Ok, mettiamo un poco di ordine: per farvela breve, il prossimo gennaio tre chili di fusilli a marchio Barilla saliranno nella capsula spaziale che porterà a in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ISS l’equipaggio della missione Ax-3. Gli stessi astronauti, durante il ritiro preparatorio della missione, potranno invece godersi i pasti preparati dal Pastificio Rana.
Barilla e Rana alla conquista dello spazio
Al di là del già citato scopo propagandistico/mediatico – “Porteremo il cibo italiano nello spazio, perché è il cibo del passato, della tradizione e della qualità, ma è anche il cibo del presente, del benessere e del futuro” ha chiosato a tal proposito il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – è naturalmente bene notare che verranno svolti una serie di esperimenti e misurazioni volti a risolvere il complesso rompicapo del cibo nello spazio.
Barilla, ad esempio, durante il corso della missione andrà a coinvolgere alcuni membri dell’equipaggio nello svolgimento di alcuni esperimenti sensoriali atti a comprendere al meglio i bisogni legati all’alimentazione degli astronauti in condizioni estreme. Basti pensare che bollire la pasta in condizioni di microgravità non è di fatto possibile: i fusilli in questione, pertanto, sono già cotti e pronti per essere riscaldati e gustati.
“In assenza di gravità l’esperienza del cibo e la percezione dei sapori sono molto diversi” ha spiegato Barilla tramite una nota stampa. “Barilla vuole “sfidare” questo ambiente unico con la sua pasta, un prodotto alimentare tradizionale e al contempo innovativo, pratico, dall’elevato valore nutrizionale ed energetico. E, soprattutto, buono e amato da tutti. In altre parole, il candidato ideale per esplorare e progettare il futuro del cibo”.
Come già accennato non sono solo i fusilli a marchio Barilla i protagonisti di questa avventura – durante il periodo di ritiro di preparazione sarà il Gruppo Rana a preparare i pasti per l’equipaggio. “Siamo entusiasti di aver preso parte al progetto “Italian Food in Space”, che ci permette di continuare la nostra missione di diffondere con grande orgoglio l’eccellenza e l’esperienza gastronomica italiana nel mondo e non solo” ha commentato a tal proposito Giovanni Rana Jr, innovation manager dell’omonima azienda. “La sfida è stata quella di dare vita a uno specifico piano alimentare che fosse nutrizionalmente bilanciato e allo stesso tempo gourmet”.