Succede a Bari: un uomo è stato fermato perché trasportava carne in auto mal conservata destinata a un discount. Ovviamente è stato denunciato e la merce distrutta. Il veicolo viaggiava da Bari in direzione di Foggia. Arrivata dalle parti di Lucera, l’auto veniva fermata durante un normale controllo della polizia per l’emergenza Coronavirus.
Dentro all’auto, una Hyunday con targa della Bulgaria, la polizia si trovava di fronte a parecchia carne bianca fresca:
- conigli
- pollame
- tacchini
- ali di pollo
- cosce di pollo
- cotolette
- altro materiale
In totale nell’auto viaggiavano 240 kg di carne. Inoltre sotto al cruscotto, dal lato passeggero, erano nascosti due tacchini interi in pessimo stato di conservazione.
Secondo quanto riferito dal conducente dell’auto, un italiano, la carne era destinata ad arrivare a un discount del Molise. Solo che il furgone adibito al trasporto, dotato di frigo a temperatura, era guasto ed era stato costretto a trasferire la carne sull’auto, nonostante non fosse assolutamente un veicolo adatto al trasporto.
La Polizia ha così chiesto l’ausilio del medico dell’Ufficio prevenzione Asl. A seguito dell’ispezione, la merce è stata tutta distrutta a causa delle cattive condizioni igieniche di conservazione visto che l’auto non aveva i frigoriferi necessari previsti dalla legge per consentire il trasporto della carne. La stessa procedura, se ricordate, era stata messa in campo a Padova con quella partita di carne di maiale importata dalla Cina a rischio Peste suina.
Inoltre il conducente è stato sanzionato e denunciato non solo per violazione del Codice della Strada, ma anche per violazione delle leggi sanitarie riguardanti il trasporto delle merci. L’auto, invece, è stata sequestrata.