A Bari è andata in scena la protesta dei pescatori contro le norme UE. I pescatori pugliesi si sono radunati sul lungomare di Bari per contestare le leggi comunitarie che vogliono l’utilizzo di reti più larghe che fanno perdere la metà del pescato. Ma non solo: è stato contestato anche il divieto di pesca entro le 0,3 miglia dalla costa e le nuove regole per la pesca a strascico.
Durante il corteo dei pescatori, ci sono stati anche lanci di petardi: i lavoratori hanno voluto così sottolineare tutta la loro preoccupazione. Da anni, infatti, il settore chiede che venga modificato il Regolamento Mediterraneo del 2010.
Le contestazioni hanno riguardato anche altre norme. Fra di essi ricordiamo la licenza a punti e le multe sul pescato sottotaglia. A proposito di questo poi, si è aggiunta anche la questione Spagna/Italia per le vongole: una deroga del 2017, deliberata dopo una protesta dei pescatori di Venezia e Chioggia, aveva permesso solo all’Italia di pescare vongole più piccole di 25 millimetri a causa del fatto che le vongole italiane sono più piccole rispetto a quelle pescate in altri mari.
La concessione recente di una secondo deroga, però, non è piaciuta ai pescatori spagnoli, da sempre rivali di quelli italiani nel settore delle vongole. Questi hanno dichiarato che porteranno la questione davanti al Parlamento Europeo: se la loro mozione andasse in porto, vorrebbe dire un grave danno per l’economia italiana nel settore delle vongole.