I ristoratori della Bari vecchia vogliono “salvarsi” dalle restrizioni causate dal nuovo Dpcm. Come? La loro idea è di anticipare la movida alle 19.
La proposta giunge da Gianni Del Mastro, il portavoce dei ristoratori del borgo antico. Secondo a quanto lui richiede, tutti i negozi del centro dovrebbero rivoluzionare i tempi (e le abitudini) della movida, per “sopravvivere all’eventuale stretta di Palazzo Chigi”. Allude alla nuova serrata paventata dal Governo, che porterebbe alla chiusura anticipata alle 22 per tutti i bar, locali e ristoranti.
Per prevenire anche a questa nuova stretta a chi ha fatto di quelle fasce orarie il proprio core business, Del Mastro dice: “Sappiamo che chi frequenta i nostri locali viene da noi dopo aver fatto shopping nel quartiere Murat e che i dipendenti di quei negozi sono un migliaio. Allora se cambiamo gli orari dei negozi e della movida, viviamo tutti. Se liberiamo la vita di chi fa acquisti in centro, intercettiamo clienti per i nostri locali“.
Quindi la sua sarebbe una proposta d’intesa: chiederebbe ai commercianti del Murattiano di chiudere alle 19, saltando la pausa pranzo. I ristoratori, invece, offrirebbero sconti a chi va a cena o al pub a partire dal tardo pomeriggio.
Cambiare queste abitudini, che per esempio al Nord sono già consolidate, servirebbe secondo lui a evitare di affossare i bilanci dei ristoratori. “Anche perché non è vero che pub e ristoranti” – sostiene sempre Del Mastro – “diffondono il contagio. Anzi. È vero che il contagio avviene in ambito familiare, invece nei nostri locali avremmo più cura nel vigilare sulle misure anti-Covid: il distanziamento, igiene delle mani e uso corretto della mascherina“.
La proposta sarà sul tavolo dell’amministrazione comunale lunedì 19 ottobre. “Chiamerò il sindaco Antonio Decaro e l’assessora allo Sviluppo economico, Carla Palone. Chiediamo soltanto di venirci incontro. E credo che un’ipotesi del genere sia conveniente anche per i commercianti“, assicura Del Mastro.
[ Fonte: la Repubblica ]