Ancora Stefano Bonaccini: dopo l’uscita sul reddito di cittadinanza e il lavoro nei campi, il governatore dell’Emilia-Romagna ha dichiarato che nella sua Regione i bar e ristoranti devono restare chiusi.
Bonaccini ha spiegato che non se la sentirebbe di far ripartire il settore della ristorazione fra pochi giorni, mentre dà il suo ok alle aziende, soprattutto a quelle automotive, di ceramica e moda in quanto maggiormente coinvolte nell’export.
Bonaccini ha sottolineato che bisogna cercare di decidere quali filiere far ripartire perché bisogna evitare tutto ciò che provoca assembramenti. Anche se il Governo decidesse il contrario, lui non farebbe mai riaprire bar e ristoranti fra pochi giorni.
Il suo modello ideale per la Fase 2 è rappresentato dalla Granarolo: è un’impresa grande che ha 2.000 dipendenti in tutta Italia, non ha mai chiuso e ha avuto un numero di casi di Covid-19 che si contano sulle dita di una mano.
E il turismo? Il governatore non ha dubbi: è il settore più difficile da far ripartite a causa della necessità di garantire il distanziamento sociale e per il fermo dei collegamenti. E spera nel bonus vacanze che il Governo dovrebbe accordare in modo che quei soldi finiscano comunque poi in località turistiche italiane.