I dati rivelati da Fipe parlano chiaro: nel mese di settembre 2020, a causa dell’epidemia da Coronavirus e relative conseguenze economiche, ecco che sono 400mila i dipendenti di bar e ristoranti ad essere rimasti senza lavoro.
Questa stima è stata calcolata dall’Ufficio Studi di Fipe, basandosi sui dati relativi alle ore di cassa integrazione in deroga diramati dall’Inps e sui contratti di lavoro a tempo determinato.
Secondo l’Inps a settembre sono state autorizzate più di 8.7 milioni di ore di cassa integrazione in deroga per quanto concerne i lavoratori della ristorazione e degli alloggi. Da qui Fipe ha calcolata che fra lavoratori in cig (50mila persone) e contratti a tempo determinato che non sono stati attivati (350), ecco che cica la metà degli 850mila dipendenti di bar e ristoranti non ha lavorato.
Fipe-Confcommercio ha parlato di dati drammatici che confermano come il settore dei Pubblici esercizi sia stato fra i più colpiti dalla pandemie e dalle relative misure restrittive anti diffusione Covid-19. Inoltre parecchie attività della ristorazione hanno tirato giù le serrande o stanno lavorando al minimo, lasciando così a casa i dipendenti. E le previsioni per i prossimi mesi sono ancora peggiori: basta guardare le restrizioni imposte con gli ultimi Dpcm per capire a cosa si sta andando incontro.