Per quanto riguarda bar e pub, durante la Fase 2 del lockdown da emergenza Coronavirus sono cresciuti i pagamenti digitali: si parla di +55% per quanto riguarda asporto e consegne a domicilio. Ristoranti, bar, pub, pizzerie: il servizio al tavolo è ancora vietato, quindi molti esercizi si sono attivati per consentire prima le consegne a domicilio e successivamente il take-away.
Per poter servire il maggior numero di clienti possibile rispettando le distanze di sicurezza, ecco che molti gestori si sono attrezzati per implementare i pagamenti senza contanti. I dati parlano chiaro: dal 4 al 10 maggio c’è stato un aumento del 55% delle transazioni digitali in questi esercizi commerciali secondo quanto rivelato da SumUp, azienda specializzata proprio nel settore dei POS portatili.
Pare anche che questa tendenza sia in crescita: prima hanno cominciato i ristoranti, i primi a poter riaprire e adesso tocca a bar e pub. Gli stessi esercenti invitano i clienti a pagare con bancomat, carta di credito o smartphone: si tratta di un modo per ridurre i rischi di contagio (a patto di sanificare dopo ogni uso il POS).
Inoltre nel Documento tecnico su ipotesi di rimoedulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione, quello creato da Inail e ISS in preparazione alle riaperture del 18 maggio, ecco che il consiglio è quello di preferire sempre i pagamenti elettronici contactless.