Baci. Ma anche basin, vase o baxo.
Tutti modi di dire “bacio” nei diversi dialetti italiani, e ora stampati sulla carta argentata dei famosi Baci di cioccolato.
È l’idea di Perugina, casa fondata nel lontano 1907 e oggi di proprietà Nestlè, che fa leva sul senso di appartenenza territoriale degli italiani personalizzando il suo prodotto più noto con la scritta “bacio”, declinata in nove dialetti della penisola.
Un omaggio alle nostre radici che non si limita all’involucro esterno: anche i classici bigliettini di carta velina presenti all’interno dell’incarto infatti parlano in vernacolo, con proverbi e motti tipici di ogni regione d’Italia.
In questa prima serie della “special edition” Perugina i dialetti utilizzati sono nove: pugliese, genovese, milanese, romano, veneto, siciliano, piemontese, napoletano e perugino.
E per permettere ai perugini di comprendere un detto veneto o per consentire ai romani di cogliere il senso delle frasi in genovese, ogni massima è anche tradotta in italiano.
Gli appassionati del genere, inoltre, potranno anche collezionare i preziosi bigliettini utilizzando apposite cartoline, collocate in appositi espositori e da prelevare al momento dell’acquisto delle confezioni speciali. Le cartoline saranno inoltre personalizzabili inserendo una massima dialettale della propria regione negli spazi appositi.
Ma gli appassionati di dialetti potranno anche andare sul sito Perugina, dove nella sezione “Parla come..Baci” potranno inserire detti e massime dei propri luoghi.
Inventato nel 1922 da quella che diventerà in seguito una nota imprenditrice della moda italiana, Luisa Spagnoli, il cioccolatino all’inizio si chiamava “Cazzotto” per via della forma.
Due anni dopo diventa il “Bacio” con l’immagine attuale studiata dall’artista futurista Federico Seneca: incarto color argento e scritte in blu, bigliettino interno con frase d’amore e confezione con i due amanti che si baciano ispirati al celebre dipinto di Hayez “Il Bacio”.
Tra i cioccolatini più venduti al mondo, il Bacio Perugina è passato attraverso decine di cambiamenti e rivisitazioni. E ora, con la serie dedicata ai dialetti italiani, tenta la svolta local.
[Crediti | Link: Grazia]