È uno dei temi caldi del momento: le specie aliene che stanno invadendo le nostre acque. La più famosa è rappresentata dal granchio blu, quello arrivato da noi dall’America tramite le acque di zavorra delle navi da carico (e di cui le università stanno studiando nuove forme di lotta biologica tramite predatori naturali). Ma ci sarebbe anche la chiocciola asiatica che pare che stia invadendo l’Arno e i suoi affluenti, probabilmente arrivata qui da noi per creare un mercato illegale. E adesso salta fuori anche il gambero della Louisiana, questa volta avvistato in Piemonte.
Il Piemonte verrà invaso dal gambero della Louisiana?
Il suo nome scientifico è Procambarus clarkii, ma è meglio noto come gambero della Louisiana o gambero rosso della Louisiana. Lo riconoscete perché è lungo 20 centimetri e può pesare fino a 300 grammi, decisamente più grande dunque dei gamberi fluviali che troviamo qui da noi.
Tecnicamente è un gambero originario degli Stati Uniti, ma è stato portato qui da noi in Europa. Anzi: adesso è stato fotografato lungo le rive dell’Orba, nella zona dell’Ovadese. Il fatto è che questo gambero taglia maxi rientra nell’elenco delle 100 specie aliene invasive più dannose creato dall’Unione Europea.
Laura Gola, esponente delle Aree protette del Po Piemontese, ha spiegato che il gambero della Louisiana è un problema a causa del fatto che è onnivoro: mangia di tutto, non solo vegetazione, ma si ciba di larve, girini, invertebrati vari, anfibi e anche piccoli pesci. Quindi a rischio c’è tutto l’ecosistema faunistico dei nostri fiumi.
Come se non bastasse, poi, ha l’insana abitudine di scavare tane che danneggiano gli argini, come fanno le nutrie fra l’altro. Al momento si sa che il gambero rosso della Louisiana lo si trova soprattutto nelle zone a nord del Po, ma adesso arrivano segnalazioni anche dalla zona di Alessandria.
C’è poi un altro rischio da considerare: il gambero della Louisiana è portatore di una malattia chiamata peste del gambero, patologia che è mortale per i nostri gamberi, soprattutto per l’Austropotamobius pallipes, gambero di fiume originario proprio del Piemonte. Un altro problema collegato al gambero rosso della Louisiana è che vive benissimo anche nelle aree e acque inquinate, finendo con l’accumulare tossine e batteri.
In passato, grazie all’Istituto zooprofilattico di Torino, 26mila esemplari di gambero della Louisiana sono stati eliminati nella zona del lago di Candia, mentre per ora la situazione nella zona di Alessandria rimane sotto controllo. Ma per quanto ancora?