L’avocado è sempre più presente nei cesti della frutta delle famiglie italiane, tanto che tra il 2020 e il 2021 i consumi sono aumentati in volume da appena 400 grammi a 2,5 chilogrammi, con una crescita che si assesta sul +18% su base annua. È quanto emerso nel corso del Tropical Fruit Congress del Macfrut di Rimini, convegno in cui i numeri dell’avocado sono stati protagonisti assoluti.
Stando ai dati redatti dall’Osservatorio Cso Italy si stima che il settore della frutta esotica sia responsabile di circa il 2,5% del valore complessivo del mercato frutticolo, con un terzo dei consumatori facenti parte di questa fetta di mercato che consumano abitualmente avocado. Nonostante il crescente interesse, tuttavia, l’Italia è ben lontana dall’essere un punto di riferimento per l’ecosistema economico di questo frutto: se in Europa l’hub del commerci di avocado è senza ombra di dubbio l’Olanda, lo scettro complessivo è nelle mani della Colombia. Si calcola, inoltre, che il mercato di più facile accesso sia rappresentato dagli Stati Uniti d’America, mentre lo Stivale – nonostante un grande potenziale – rappresenta appena l’1% delle esportazioni totale della Colombia.
Occorre sottolineare, inoltre, che le sfide legate alla conservazione e al trasporto di avocado sono molte (e basti chiedere agli agricoltori australiani), e richiedono a gran voce l’introduzione di un approccio più tecnologico e innovativo. “Le tecnologie che permettono di monitorare la qualità dell’aria nei magazzini e durante il trasporto sono fondamentali per garantire l’arrivo del prodotto a destinazione non ancora del tutto maturo” ha commentato a tal proposito Paz Garcìa Roque, ai vertici del comparto Food Market di Ziehl – Abegg.