È innegabile: la “febbre verde” dell’avocado conquista il mondo, i locali dedicati al frutto esotico si moltiplicano ovunque, come ad esempio l’Avocaderia a New York, aperta da tre ragazzi italiani, o l’Avocado bar a Roma, di cui vi abbiamo già parlato.
Ma è anche vero che la mania internazionale per l’avocado sta creando problemi imprevisti al Paese che ne è il primo produttore al mondo: il Messico.
Nonostante per secoli l’avocado sia stato il nutrimento principale per la popolazione locale, presente in molti piatti e ampiamente consumato da tutti, oggi, purtroppo, a causa del costante rialzo del prezzo causato da una domanda in continua ascesa, gli avocado sono diventati troppo cari per i consumatori locali, tanto che si sta pensando di rimediare alla situazione con una misura a dir poco paradossale: l’importazione dall’estero.
“Sembra una barzelletta, essere costretti a importare avocado quando siamo così bravi a esportarli – ha detto il ministro dell’economia messicano Ildefonso Guajardo -, ma non escludiamolo a priori. In fondo, è il prezzo del successo”.
Gli avocado sono così richiesti in tutto il mondo da generare un rialzo di prezzi particolarmente oneroso per i consumatori messicani: negli ultimi mesi gli avocado sono stati venduti a 80 pesos al chilo (circa 4 euro), cioè l’equivalente di un salario minimo giornaliero messicano.
Un rialzo dovuto solo in minima parte alla diminuzione del raccolto, di circa il 20%, per il resto incide la maggior domanda internazionale.
Gli avocado, coltivati inizialmente nello Stato messicano di Puebal, sono diventati in seguito un importante business per tutto il Paese, dove si realizza quasi la metà della produzione mondiale. Le esportazioni di avocado sono ammontante a quasi 20 miliardi di dollari nel 2016, fruttando al Messico più entrate del petrolio, sempre secondo il ministro dell’economia messicano.
Una sola città, Tancítaro, nello stato del Michoacán, distribuisce via nave avocado per un valore di oltre un milione di dollari ogni giorno, e i produttori si sono persino organizzati con gruppi di vigilanti armati per difendersi da criminalità ed estorsioni.
Intanto il prezzo degli avocado non pare destinato a scendere:
“C’è una sempre maggiore domanda di avocado in tutto il mondo –fanno sapere dall’Associazione produttori e distributori di avocado del Messico– è questa la ragione per cui i prezzi continuano ad aumentare, e anche il motivo per cui ricorrere alle importazioni non risolverà la situazione in Messico”.
Una parte considerevole della domanda è rappresentata dagli USA, dove il consumo di avocado sta salendo ad un ritmo del 15% all’anno. Proprio gli stessi USA che fino al 1997 avevano vietato le importazioni di avocado nel loro territorio per il timore di invasioni di parassiti dannosi alle altre colture.
A oggi, il più grande consumatore mondiale di avocado rimane comunque il Messico, dove sono parte determinante in molte ricette tradizionali come guacamole, ceviche e tostadas, anche se il consumo individuale è sceso da circa 9 chili all’anno ai 7,5 attuali.
Molti messicani li ritengono ormai troppo costosi per le loro tavole, e in diversi locali le tradizionali salse a base di avocado vengono servite solo su richiesta:
“Ormai, l’avocado è un lusso”, dicono i ristoratori locali.
Un lusso che i messicani, purtroppo, non possono più permettersi.
[Crediti | Link: The Guardian, Dissapore]