Buone notizie per gli amanti della salsa guacamole: gli Stati Uniti hanno deciso di riprendere le importazioni dell’avocado dal Messico. Non fosse altro che lo stop ha causato perdite negli USA del valore di 120 milioni di dollari.
Meno di una settimana dopo che il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti aveva annunciato lo stop alle esportazioni dell’avocado dal Messico (a seguito delle minacce anonime ricevute da uno dei suoi ispettori nel Paese), ecco che il divieto è stato tolto: gli avocado potranno di nuovo viaggiare dal Messico agli Stati Uniti.
Gli ispettori dell’USDA hanno così ripreso il loro lavoro dopo che è stato raggiunto un accordo fra la sua controparte messicana SENASICA e l’APEAM, l’Associazione dei produttori di avocado e degli esportatori di imballaggi del Messico.
Secondo il comunicato stampa diramato, grazie a questo accordo sono state implementate misure aggiuntive che migliorano la sicurezza degli ispettori che lavorano sul campo. In realtà non è stato spiegato nel dettaglio quali siano tali misure di sicurezza.
Il problema è che il blocco delle importazioni dell’avocado dal Messico è costato caro sia per i consumatori americani che per i produttori messicani: si parla di perdite del valore di 120 milioni di dollari negli Stati Uniti, lungo tutta la catena di approvvigionamento.
A causa dell’inflazione, i prezzi medi dell’avocado sono già più alti rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso: a gennaio 2021 un avocado costava 1,05 dollari, mentre a gennaio 2022 costava 1,36 dollari. Questo significa che, anche se le importazioni sono ripartire, gli amanti dell’avocado continueranno a vedere prezzi più alti nei prossimi giorni.
Con ulteriori incrementi in futuro, almeno fino ad aprile quando partirà la stagione di crescita dell’avocado negli Stati Uniti: la maggior produzione interna e le importazioni delle varianti del Perù dovrebbero garantire una stabilizzazione dei prezzi.
Tuttavia persistono i problemi in Messico per i coltivatori di avocado: le estorsioni, aggressioni e violenze da parte dei cartelli della criminalità organizzata continuano imperterrite.