L’avocado è uno degli alimenti preferiti dagli americani, soprattutto durante il Super Bowl: per quest’ultima finale del campionato della National Football League ne sono state consumate 127 mila tonnellate. Tuttavia, ormai da tempo, il mercato dell’avocado negli Stati Uniti è in preda ai narcos, che hanno trovato una redditizia alternativa alla droga.
È quasi una tradizione, per gli spettatori dell’evento sportivo statunitense dell’anno, sedersi sul divano davanti alla televisione e inzuppare le patatine in quintali di salsa guacamole: da lì il picco di consumo dell’avocado durante la partita.
Ma in tantissimi party e nelle occasioni più disparate la guacamole è un ingrediente utilizzatissimo dagli americani, al punto che l’avocado è ormai stato ribattezzato “oro verde”. Un business che ha fatto produrre oltre un milione di tonnellate di avocado nel 2019, il 4% in più dell’anno precedente e che ha fatto desistere il presidente Donald Trump dal piazzare una tassa sui prodotti importati dal Messico per costruire il muro: troppi Americani si ribellerebbero vedendo crescere il costo di uno dei loro ingredienti preferiti.
Un business che non poteva non attrarre i narcos, e così il mercato dal Messico e dal Sud America è diventato terreno di scontro per le bande della criminalità organizzata locale. Già il 9 agosto scorso si era verificato un emblematico caso legato all’avocado: diciannove persone sono state trovate barbaramente trucidate a Uruapan, nel sud ovest del Messico, in un assalto criminale a un camion che trasportava avocado.