Si è ufficialmente chiusa l’Opas (acronimo che sta per “Offerta pubblica di acquisto”, tanto per intenderci) lanciata da Dufry su Autogrill Spa, con l’azienda svizzera che, dati alla mano, si avvicina a detenere poco meno del 95 per cento (a essere precisi il 94,3493%) del capitale sociale della società italiana. Dopo la riapertura del periodo d’offerta iniziato il 26 maggio 2023 e conclusosi il 1° giugno 2023, spiega in dettaglio il comunicato stampa dell’azienda svizzera, “sono stati raccolti ulteriori 27.801.682 azioni di Autogrill (pari al 7,22% del capitale sociale di Autogrill) che sono state portate in adesione all’Offerta”. Complessivamente, sommando le azioni detenute da Autogrill, la partecipazione detenuta da Dupry in maniera diretta e indiretta ammonterà al 94,5044% della società italiana.
Autogrill e l’acquisizione da parte di Dufry: tutti i dettagli
I nostri lettori più attenti si ricorderanno che il proverbiale passaggio del testimone prese forma quasi un anno fa, nel luglio del 2022; con Edizione, la holding dei Benetton, e la già citata Dufry, azienda specializzata nel travel retail, che trovarono l’intesa per firmare un accordo per l’integrazione strategica tra la controllata di Edizione Autogrill e la stessa società svizzera. La notizia portò a un repentino crollo del valore in borsa del titolo Autogrill, mentre gli investitori svizzeri accolsero il raggiungimento dell’intesa premiando Dufry con una crescita del 3,78%, con la società che divenne di fatto padrona di una quota di maggioranza equivalente al 50,3% del capitale sociale.
Ma torniamo ai tempi nostri, con la sopracitata chiusura dell’Opas e il gruppo svizzero che di fatto pare destinato a espandersi fino all’eventuale – e ormai obbligato, come vedremo tra poco – delisting di Autogrill. Delisting che, per chi non mastica il finanziese, consisterebbe fondamentalmente nella cancellazione di un titolo da un listino con conseguente definitivo ritiro dalle negoziazioni del contesto borsistico.
Il prossimo passo sarà dunque proprio il delisting di Autogrill: scendendo più nei dettagli, visto che la soglia è di fatto inferiore al 95% (la partecipazione complessiva di Dufry è, come accennato in apertura di articolo, pari al 94,5044% del capitale sociale), scatterà l’obbligo di acquisto in relazione al rimanente 5,4956%. Le tempistiche e le modalità del delisting non sono ancora state svelate, ma l’azienda svizzera ha reso noto attraverso un comunicato stampa la propria intenzione di attuare le operazioni necessarie “il prima possibile nelle prossime settimane”.
Una volta via da Piazza Affari, Autogrill sarà definitivamente inglobata nel portafoglio di Dufry – una comunione che porterà alla nascita di un colosso da 14 miliardi di euro in ricavi, presente coi propri negozi nei luoghi dove si viaggia.