La colazione più costosa del mondo? Nah, niente caffè in piazza San Marco o cornetti e cappuccini a Capri – lo scettro appartiene a un paio di McMuffin e un croissant al prosciutto griffati McDonald’s. Confusi? Anche noi, lo ammettiamo. Ma riavvolgiamo un poco il nastro: un turista indonesiano è stato fermato dalle forze dell’ordine dell’aeroporto Darwin, in Australia, poiché all’interno della sua valigia aveva “nascosto” (e mettiamo le virgolette perché di fatto dubitiamo che ci sia della malizia nel suo gesto) il cibo di cui sopra, violando la normativa sulla quarantena degli alimenti e guadagnandosi una multa da 1825 euro (equivalenti a 2664 dollari australiani).
Il nostro contrabbandiere provetto è stato scoperto grazie agli sforzi di un cane annusatore (in gergo chiamati sniffer) di nome Zinta, che chiaramente non si è lasciato sfuggire il profumino del cibo. Scherzi a parte, va sottolineato che di fatto nelle ultime settimane l’Australia ha alzato sensibilmente il livello di attenzione sui controlli degli alimenti di origine animale a causa di un’epidemia di afta epizootica scoppiata, per di più, proprio in Indonesia: il nostro protagonista avrebbe dovuto dichiarare prontamente di stare portando con sé del cibo per evitare la multa. Va sottolineato, inoltre, che l’Australia (e più in generale l’Oceania tutta) ha da sempre avuto normative fortemente restrittive in materia di biosicurezza: trattandosi infatti di un continente relativamente isolato, l’Australia vanta ecosistemi unici ma fragili che rischiano di rimanere danneggiati permanentemente dall’intrusione di specie “aliene” – compresi gli apparentemente innocui McMuffin.
La vicenda vi suona famigliare? Non ci sorprende. Appena una manciata di giorni fa, infatti, vi raccontammo di un episodio decisamente simile, dove una ragazza venne multata per lo stesso importo (2664 dollari australiani) per aver “nascosto” mezzo panino di Subway all’interno della propria valigia.