Attivisti chiedono al Macon Bacon di cambiare nome, ma la squadra di baseball rifiuta

Questa storia surreale arriva dagli Stati Uniti. Qui alcuni attivisti vegetariani hanno chiesto alla squadra di baseball del Macon Bacon di cambiare nome. E la squadra ha risposto in maniera esilarante

Attivisti chiedono al Macon Bacon di cambiare nome, ma la squadra di baseball rifiuta

La storia in breve. In Georgia, negli Stati Uniti c’è una squadra di baseball che si chiama Macon Bacon. Ebbene: un gruppo di attivisti vegetariani ha chiesto al team di cambiare il nome della squadra in quanto, a detta loro, la parola “Bacon” avrebbe stimolato i tifosi a mangiare in maniera non sana.

La squadra sulle prime li ha ignorati, ma quanto gli attivisti hanno cominciato a tartassarli ecco che ha risposto in maniera esilarante: cambieranno il nome della squadra solo “quando i maiali voleranno”.

Macon Bacon vs attivisti: 1 a 0

Macon Bacon

Molti utenti hanno commentato la vicenda sostenendo che, prima che saltasse fuori questa storia che ben figurerebbe nella Commedia dell’Assurdo, non conoscevano neanche il Macon Bacon. Il che ci sta: se non sei della zona o non sei un appassionato di baseball, probabilmente è lecito non sapere che esiste una squadra che si chiama in tal modo. Solo che adesso, grazie all’alzata di ingegno degli attivisti, i sostenitori della squadra si sono moltiplicati.

A chiedere il cambio del nome è stata l’organizzazione di ricerca e difesa per la liberazione animale nota come Physicians Committee for Responsabile Medicine. L’organizzazione ha deciso di portare avanti la sua crociata chiedendo a Brandon Raphael, il presidente del Macon Bacon, di cambiare il nome della squadra. Questo perché, a loro detta, quella parola “Bacon” istigava i tifosi a mangiare bacon e carne, dunque a fare un’alimentazione, a loro detta, non sana.

Ma non solo: hanno anche suggerito un nome alternativo. Che, ovviamente, conteneva un’alternativa su base vegetale: Facon Bacon o Mushroom Bacon. In questo modo i tifosi di sicuro avrebbero proseguito lungo una strada alimentare più sana.

Neal Barnard, presidente dell’organizzazione in questione, ha anche chiesto che la mascotte del Macon Bacon, una fetta di pancetta alta quasi due metri e che si chiama Kevin, avrebbe anche dovuto fare coming out, rivelando a tutti che in realtà era pancetta a base vegetale.

Come se non fosse abbastanza, ecco che l’organizzazione ha anche chiesto alla squadra di modificare il menu nel suo stadio, includendo opzioni più salutari ed eliminando gli articoli a base di bacon.

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Siamo tutti concordi che una richiesta del genere non è forse il sistema migliore per farsi prendere sul serio, vero? Cioè: massimo rispetto per chi lotta per queste tematiche, ma farlo chiedendo di cambiare il nome di una squadra e chiedendo che la sua mascotte, una fetta di pancetta gigante, dica di essere su base vegetale francamente rientra nell’Olimpo del ridicolo.

Come ha reagito la squadra? Beh, inizialmente il Macon Bacon è rimasto sorpreso di ricevere una lettera del genere, ma sulle prime aveva deciso di ignorarla. Solo che l’organizzazione ha continuato a tartassarli, arrivando anche a installare un cartellone pubblicitario in città raffigurante un teschio con le ossa incrociate che diceva “Residenti di Macon, tenete il bacon lontano dal piatto”.

Così alla fine il presidente della squadra si è deciso a rilasciare una dichiarazione, affermando che il team era “deluso da cotanta disapprovazione”. Raphael ha spiegato che i Macon Bacon non si considerano affatto una glorificazione di uno stile di vita malsano. Anzi, al contrario sono orgogliosi di essere una squadra dal carattere divertente che si concentra nel riunire le famiglie e le comunità della Georgia centrale.

Raphael ha poi sottolineato che nei loro menu esiste già un’opzione a base vegetale. Detto ciò, il Macon Bacon continuerà a sfrigolare per sempre e non prenderà mai in considerazione un cambio di nome. In pratica cambieranno nome “quando i maiali voleranno”.

Raphael ha poi esplicitato meglio alla CNN la filosofia del suo team: la squadra non vuole prendere posizione, semplicemente non ha intenzione di cambiare il suo nome in quanto hanno lavorato duramente per arrivare dove sono e per crearsi una loro identità peculiare.

A dire il vero, il Physicians Committee for Responsible Medicine non è nuovo a richieste del genere. In precedenza, infatti, ha chiesto anche ai Milwaukee Milkmen di cambiare nome e marchio, sostenendo che il latte aumentava il rischio di sviluppare tumori al seno e alla prostata.

E potrebbe non essere finita qui. Amici della Fiorentina, siete avvisati: chissà se il Physicians Committee for Responsible Medicine verrà mai a conoscenza della vostra esistenza? Dovreste essere salvi dalle loro richieste, almeno fino a quando non scopriranno dell’esistenza della bistecca alla fiorentina.