2020 anno nero per la birra italiana. A lanciare il grido di allarme è Assobirra, associazione che rappresenta quasi la totalità della produzione brassicola italiana, tramite il suo report annuale.
La chiusura forzata di bar e ristoranti e la pandemia si sono evidentemente fatte sentire sulla produzione, scesa dell’8,4% rispetto al 2019, e anche sui consumi, che hanno fatto segnare un -11,4%. Destino identico anche per le esportazioni con un -4,8% rispetto all’anno precedente.
Se però i grandi produttori sono riusciti in qualche modo a tamponare le perdite grazie alla grande distribuzione, la situazione è decisamente più drammatica per quanto riguarda i piccoli birrifici, che hanno registrato un calo di produzione e di fatturato pari al 70%. In termini di fatturato, la birra italiana ha perso nel 2020 qualcosa come 1,6 miliardi di euro.
“In pratica – ha commentato Alfredo Pratolongo, vicepresidente Assobirra con delega a relazioni istituzionali e comunicazione – è come se fosse stata azzerata l’intera crescita dell’ultimo quadriennio. Ed è per questo motivo che servono ora degli interventi mirati di fiscalità dedicati al settore”.
Secondo Assobira si fa ancora più necessario un intervento di incentivo fiscale: dieci centesimo al litro sulla birra in fusto per sostenere gli oltre 140 mila punti di consumo presenti in Italia.
Fonte: Il Sole 24 Ore