Arriva la frutta tatuata: salveremo così il Pianeta?

Westfalia Fruit lancia la cosiddetta "frutta tatuata". L'obiettivo? Risparmiare le etichette in plastica e, nel frattempo, salvare il mondo.

Arriva la frutta tatuata: salveremo così il Pianeta?

Più della metà degli imballaggi alimentari in plastica non serve“, titolavamo appena qualche manciata di giorni fa. E per carità, sarà che la life in plastic è fantastic, ma è altrettanto vero che il Pianeta sta (più o meno) lentamente annegando in un mare di plastica. La nuova soluzione? La frutta tatuata.

No, non intendiamo “tatuarsi della frutta”: la frutta tatuata è letteralmente della frutta con… Beh, con dei tatuaggi. L’idea è di Westfalia Fruit, importante fornitore multinazionale di avocado e di una vasta gamma di ortaggi e frutta freschi, che ha recentemente lanciato l’incisione laser sui manghi. Cioè?

Cos’è e come funziona la frutta tatuata?

spesa plastica

L’idea è semplice, in realtà: utilizzare un incisione laser per inscrivere il proprio marchio – e non solo, naturalmente – sulla buccia del frutto in questione, così da eliminare la necessità di utilizzare etichette adesive in plastica. L’iniziativa è partita dai Paesi Bassi, dopo diversi test e prove i “manghi tatuati” sono già stati introdotti al pubblico olandese e nel futuro prossimo succederà lo stesso anche nel resto d’Europa.

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Di nuovo: idea fondamentalmente semplice, risultato potenzialmente incredibile. I numeri, d’altro canto, parlano chiaro: “L’introduzione dell’incisione laser, simile a un tatuaggio sul mango, ha il potenziale di risparmiare fino a 10 milioni di etichette di plastica all’anno” ha spiegato Mathijs Benard, head of operations per l’Europa centrale di Westfalia Fruit.

Come accennato nelle righe precedenti, poi, il “tatuaggio” in questione può naturalmente prendere forma e contenuto in base alle necessità del rivenditore o del pubblico. “Ciò che possiamo incidere sul frutto è limitato solo dalla nostra immaginazione e dalle esigenze dei clienti” ha spiegato a tal proposito Benard. “Attualmente incidiamo l’origine del frutto, il marchio è impresso sulla buccia”.

C’è entusiasmo ed è comprensibile, naturalmente. Basterà la frutta tatuata a salvare il Pianeta? Probabilmente no, e ci scuserete il patentino da guastafeste. Da qualche parte, però, bisognerà pur cominciare.