Ridurre lo spreco alimentare per il pianeta, creando prodotti sempre nuovi dall’alto valore aggiunto: è questa la linea imprenditoriale da cui nasce Biova Eataly, la birra ricavata dal pane rimasto invenduto di Eataly Lingotto. Dopotutto, si sa, il passo dal pane alla birra è davvero breve.
L’idea arriva dalla startup di food innovation Biova Project, fondata nel novembre 2019 a Torino da Emanuela Barbano e Franco Dipietro. La loro birra sarà una Session Ipa leggera, con un tenore alcolico limitato a soli 3,6 gradi percentuali, che ottiene il suo gusto dai luppoli agrumati la sua sapidità dal pane. Ed è proprio qui che sta il cuore del progetto: si tratta di quanto rimane invenduto dalla Panetteria di Eataly Lingotto. Tutto pane che è stato prodotto nei laboratori a vista dai Maestri Panettieri di Eataly seguendo la ricetta tradizionale di farina biologica macinata a pietra di Mulino Marino, lievito madre rinfrescato quotidianamente e acqua.
Questo riciclo delle risorse, oltre ovviamente a evitare sprechi inutili, rende la produzione di Biova Eataly sostenibile per il pianeta, limitando di molto lo sfruttamento dei beni naturali della Terra. Il pane recuperato sostituisce infatti fino al 40% di malto d’orzo, con un risparmio complessivo delle materie prime pari al 30%.