Arrigo Cipriani non trova personale per l’Harry’s Bar: “L’Italia è una Repubblica fondata sulle ferie”

Niente personale per la stagione estiva: colpa del reddito di cittadinanza, delle tasse e della svogliatezza italiana. Parola di Arrigo Cipriani.

Arrigo Cipriani non trova personale per l’Harry’s Bar: “L’Italia è una Repubblica fondata sulle ferie”

“L’Italia è una Repubblica fondata sulle ferie”. È questa la considerazione finale di Arrigo Cipriani, storico patron dell’Harry’s Bar, che è furioso perché non trova personale per la stagione estiva. E non ha tutti i torti, in fondo, al netto dei modi diretti a cui ormai Cipriani ci ha abituati.

Il problema, qui, è che se la carenza di personale era un grande guaio per ristoratori e imprenditori del settore in inverno, ora la situazione è incredibilmente peggiorata, anche se nessuno pensava potesse essere possibile. Alla mancanza di persone che si candidano per lavorare in bar e ristoranti e in generale nel settore hospitality, si sono unite anche le ferie estive. Così trovare personale per la bella stagione è diventata realmente un’impresa titanica, che sta mettendo in seria difficoltà numerose realtà.

La situazione all’Harry’s Bar

harry’s Bar

All’Harry’s Bar di Venezia, così come altrove, manca un po’ di tutto, dal cameriere all’aiuto pasticciere. E Cipriani ha le idee chiare su quale sia il problema all’origine, oltre a una certa “svogliatezza” della “Repubblica fondata sulle ferie”.

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“Inutile cercare scuse: il problema principale è il reddito di cittadinanza, che ha rovinato il mondo del lavoro lanciando il messaggio che si possono guadagnare soldi anche standosene comodamente a casa seduti sul divano”, dice Cipriani in un’intervista al Corriere della Sera. E poi ci sono le tasse: “L’Italia è il paese dove il prelievo fiscale è il più alto al mondo. Non esiste un altro paese in cui un imprenditore, oltre a dare mille euro di stipendio ad un dipendente, ne deve dare altrettanti allo stato”, aggiunge Cipriani, contestando perfino papa Giovanni Paolo II perché, a suo parere, non è mica vero che il lavoro è fatica, come diceva il Santo Padre, semmai il lavoro è vita.

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Schietto, diretto, tagliente come sempre, Cipriani è arrabbiato, e va al punto senza troppi giri di parole: «L’Italia è un paese di diritti, tutti ne hanno e nessuno ha doveri».