Se “il buongiorno si vede dal giardino”, immaginiamo che iniziare la giornata tra le colline di Serralunga d’Alba, nel pieno cuore delle Langhe, non possa essere altro che un incipit d’autore. La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, il ristorante gastronomico de Il Boscareto Resort & Spa, apre ufficialmente al pubblico. Qualche assaggio in apertura? Tre percorsi di degustazione, locali dovutamente rinnovati e ampliati (lo promettiamo – i dettagli a dopo) e la non dichiarata ma al contempo dichiaratissima promessa di puntare in alto, all’Olimpo della gastronomia nazionale e internazionale.
La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti: tra filosofia, serre e cucina
Il nome è già un programma, diranno i nostri lettori più attenti. Difficile darvi torto: l’ineccepibile biglietto da visita di La Rei Natura, che dichiara a gran voce le norme operative e i sistemi tecnici di chef Michelangelo Mammoliti, è d’altro canto la serra situata all’ingresso, “appena passato il grande cancello”, ci informa una nota. Un microcosmo di 200 metri quadri “strappato” dall’oligarchia vitivinicola locale, pensato per essere visitabile, che ospita tutte le erbe aromatiche che naturalmente vengono utilizzate nei piatti del ristorante. Non mancheranno, poi, i vegetali: zucchine, peperoni, melanzane, carote – tutto il necessario per completare il menu, dal seme al piatto. Letteralmente.
D’altronde l’abbiamo accennato in apertura : “Il mio buongiorno si vede dal giardino”, come chef Michelangelo Mammoliti ama ripetere alla brigata. “Per me l’elemento naturale è fondamentale nella creazione di una ricetta” ha spiegato ancora. “Volevo che questo approccio trovasse continuità nel ristorante, con degli interni che parlassero di natura senza dover spiegare nulla. Tutto è semplicemente sotto agli occhi”.
Le premesse per andare lontano (è inutile nascondersi dietro un dito) ci sono – anche oltre le due stelle alla Madernassa. Oltre alla sopracitata serra, che ben incarna l’approccio dello chef – “È la natura a dettare i ritmi della mia cucina”, ha commentato a tal proposito -, la superficie delle sale si estende su un totale di 500 metri quadrati, divisi in ambienti che segnano i diversi momenti del percorso gastronomico, concepiti pensando all’atmosfera di una casa.
Vi abbiamo stuzzicato abbastanza – largo ai piatti, dunque: tre, come accennato qualche riga fa, i percorsi degustazione tra cui scegliere. Il primo, MAD 100% Natura, è “la rappresentazione perfetta del mio modo di intendere la vita”, spiega chef Michelangelo Mammoliti. “Volevo estremizzare il concetto di vegetale, sublimandolo, portandolo a uno stadio successivo, in cui comunque il supporto della proteina animale è fondamentale”. L’idea è quella di raccontare “lo sforzo che sta dietro la sua produzione, il rapporto che mi lega ad una materia prima, il lavoro intenso degli allevatori, la passione dei coltivatori, il perché ho fatto certe scelte”.
Emozione è invece “un viaggio nella propria mente”, tra i ricordi, tra domande spontanee e nostalgiche, tra tenerezze e profumi e odori e sapori. Si tratta, in altre parole, di “un menu fatto di istantanee che voglio condividere con voi” spiega lo chef “il mio personale album di ricordi, la mia vita fatta di sapori che vengono dal mondo e che prendono vita dalla mia infanzia”.
Chiude Voyage. “È la cartina di un viaggio, con una serie di tappe che ho toccato e vissuto nel corso della mia vita, che mi hanno formato, mi hanno dato tanto e hanno trasformato la mia cucina in quello che è oggi” spiega Michelangelo Mammoliti. “In Thailandia ho capito il vero senso dell’equilibrio tra i gusti; in Giappone ho imparato la pulizia dei sapori; in Libano ho vissuto il calore di una cucina famigliare; in Messico ho sperimentato le tecniche ancestrali; la Francia è la mia seconda casa, dove sono cresciuto nel più rigido rigore professionale. In Italia è dove ho scelto di tornare, la mia radice, dove sono nato e dove ho scelto di vivere”. Il viaggio più recente, invece, pare appena iniziato.