Nella notte fra Pasqua e Pasquetta, numerosi alveari con annesse api sono stati rubati in Val Padana. Tuttavia, questa volta, ai ladri è andata male: grazie al gps inserito nelle arnie, le api sono state ritrovate.
Tutto è accaduto nella notte fra Pasqua e Pasquetta: i varie città sono stati rubati 45 alveari. Le arnie sono arrivate in diverse parti del Nord e Centro Italia. Solo che, a insaputa dei ladri, in una delle arnie era stato nascosto un gps, cosa che ha permesso di ritrovare la refurtiva.
Questo gps, oltre a tenere monitorato lo stato di salute delle api controllando diversi parametri (fra cui anche umidità e temperatura), ha permesso di scoprire dove fossero state portate le arnie trafugate.
Come tutti i gps di questo tipo, basta inserire il gps nell’arnia, scaricare sul proprio smartphone l’app apposita ed ecco che l’apicoltore può seguire in tempo reale eventuali spostamenti delle arnie. Il gps è poi connesso ad un antifurto che è collegato anche alle forze dell’ordine: quando si attiva, ecco che anche loro vengono allertati.
L’idea per questo gps è nata a Roberto Pasi e Gabriele Garavini, rispettivamente CEO e CTP della startup di Cesenza AntifurtoArnia. Dopo aver ritrovato arnie e api, ecco che le forze dell’ordine stanno cercando di capire quale sia stato il tragitto dei ladri in modo da poter restituire anche le altre arnie (quelle sprovviste di gps) ai rispettivi proprietari.
Non è certo la prima volta che in Italia vengono rubati api e arnie: l’anno scorso, a marzo, in Val di Susa erano state rubate 100mila api.