“Gli asini in ristorante sono inutili come gli asini in Parlamento“: questa è la motivazione per cui un ristoratore ha protestato ad Aosta con una forma di protesta simbolica insieme a due compagni decisamente fuori dall’ordinario.
Ieri mercoledì 10 febbraio si è tenuta la manifestazione ‘Forchette e non forconi‘, annunciata il 3 febbraio scorso in piazza Chanoux, ad Aosta. Nella maggior parte dei casi i locali che hanno aderito non hanno infatti accettato clienti, ma soltanto alzato le serrande e acceso le luci. Tranne un ristoratore che ha ospitato nel suo ristorante alcuni “clienti” davvero singolari: due asini.
Il ristoratore Jean-Claude Brunet, nel suo locale ad Aosta, ha portato gli animali all’interno del suo locale, sostenendo appunto che: “Se il problema è il mio ristorante che deve stare chiuso per il bene del mondo? Io non lo chiudo, gli do fuoco. Però me lo devono dire che è il problema. Perché pranzo aperti e cena no? La ristorazione è un capro espiatorio“. In questo caso, più che capro espiatorio, asino.
Non sono state elevate sanzioni neppure all’altro promotore dell’iniziativa, il ristoratore di Donnas Manuel Pagan. Brunet e Pagan lunedì scorso avevano inscenato, insieme ad altre persone, una protesta sotto palazzo regionale con un motocarro carico di letame. Chiedevano, tra l’altro, di consentire anche ai ristoranti – e non solo agli alberghi, come prevede un’ordinanza regionale – di stipulare accordi con strutture ricettive prive del servizio di ristorazione.
[ Fonte: ANSA ]