Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, si è già espresso contro il nuovo Dpcm: “Si chiudono le scuole e nello stesso tempo si incoraggia la movida. Così non va”.
Il nuovo Dpcm, che dal 6 Marzo prevede lo stop al divieto di asporto dopo le 18 per le enoteche, è stato rivelato da poco e ha già ottenuto un dissenso: Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, ha dichiarato che con queste normative, si sembra proprio “favorire gli assembramenti“: “con una mano si chiudono le scuole e con l’altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi. Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all’attuale. Anche oggi.”
“Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza”, ha continuato Decaro. “Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida. Sinceramente così a non capire il senso delle norme non sono soltanto genitori, ragazzi e cittadini in genere, ma anche noi sindaci che rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza.”
Decaro ha concluso chiedendo: “quantomeno una spiegazione, visto che nessun componente dell’esecutivo presente oggi nella cabina di regia ha sollevato l’argomento né ha parlato di questa norma di liberalizzazione dell’asporto che si stava pensando di introdurre”.
[ Fonte: Huffingtonpost.it ]