Siete pronti per il ritorno in tv di Antonino Chef Academy? Dal 27 ottobre, sempre su Sky Uno, arriva la seconda stagione della scuola per aspiranti chef di Antonino Cannavacciuolo. Ogni martedì sera, per sei puntate, vedremo chef Cannavacciuolo alle prese con i giovani studenti che ambiscono a diventare professionisti del settore.
Ovviamente volti nuovi per la classe: si parla di dieci nuovi aspiranti chef di età compresa fra i 18 e i 23 anni (sempre che non ci siano aggiunte a metà stagione con ingressi nuovi come accaduto durante la passata edizione). Il vincitore potrà ottenere un posto nella brigata del ristorante Villa Crespi, il due stelle Michelin di Cannavacciuolo.
Questa seconda stagione è stata girata durante la pandemia da Coronavirus, rispettando tutti i protocolli di sicurezza anti Covid-19 (aspettiamoci, dunque, distanziamento e mascherine). Visto che formula vincente non si cambia, anche in questo caso gli aspiranti chef dovranno superare tre prove ad ogni puntata:
- Tecniche di Cucina: parte pratica in cui Antonino Cannavacciuolo propone un piatto grazie all’aiuto del sous chef Simone Corbo (confermata anche la sua presenza in questa edizione)
- Test Fuori Sede: si tratta di una prova in esterna insieme ad un ospite
- Test di Approfondimento: un professore ospite terrà una lezione su uno specifico argomento con cui i ragazzi dovranno cimentarsi
Toccherà poi ad Antonino Cannavacciuolo dare i voti per ogni test: lo studente che avrà ottenuto il punteggio più basso a fine puntata, sarà costretto a lasciare la scuola.
Fra gli ospiti confermati di questa edizione ci sono:
- Michelangelo Mammoliti, due stelle Michelin
- Elsa Viana, chef originaria dlel’Angola e titolare di un’azienda di catering
- Salvatore Tassa, chef de Le Colline Ciociare di Acuto e una stella Michelin
- Fabrizio Fiorani, pasticcere
- Cristina Bowerman, una stella Michelin e chef del Glass Hostaria
- Ana Ros, chef due stelle Michelin
Chissà se anche quest’anno alcune delle prove ricorderanno da vicino quelle del manga
Food Wars! – Shokugeki no Soma (quello scritto da Yūto Tsukuda, disegnato da Shun Saeki e con le ricette della chef Yuki Morisaki)? Perché, in effetti, alcune delle prove della prima edizione parevano similari a quelle del manga, anche se in versione molto più soft.