Antonino Cannavacciuolo ha il suo sostituto nel ristorante di Novara

Antonino Cannavacciuolo ha chiuso definitivamente il suo bistrot a Novara lo scorso maggio: ora qualcuno è pronto a raccogliere il testimone.

Antonino Cannavacciuolo ha il suo sostituto nel ristorante di Novara

Il bistrot di Novara di Antonino Cannavacciuolo ha chiuso in maniera ufficiale verso la fine di maggio, ma i nostri lettori più attenti ricorderanno bene che la serranda, a onore del vero, era già abbassata da mesi. Da Natale, addirittura. È stata una storia di incertezza e speculazione, i cui prodromi possono essere fatti risalire all’addio dell’executive chef, Vincenzo Manicone.

Poi, uno dopo l’altro, i tasselli del mosaico hanno preso a muoversi: pausa invernale così prolungata da far proliferare polemiche e vocicambio di gestione? Di format? -, solleciti dalla proprietà sempre più insistenti, lo stesso sindaco che scende in campo, contattando Cannavacciuolo per vederci meglio. Lo chef parla di “valutazioni economiche in corso”: la chiusura ufficiale, dicevamo, arriva a primavera inoltrata. Ora, finalmente, qualcuno è pronto a raccogliere il testimone del dopo-Cannavacciuolo.

Chi è il sostituto?

antonino cannavacciuolo

A riaccendere i fornelli nei locali accanto al Teatro Coccia sarà Luca Mendozza, 47 anni, che stando a quanto raccontato dai colleghi de La Repubblica sarebbe pronto a chiudere gli altri due locali che già gestisce a Novara (un cocktail bar in piazza Puccini, ad appena una manciata di passi dal bistrot di piazza Martiri; e Alchemiae Pizza & Bistrot in via Pietro Micca) per affrontare il nuovo progetto.

A luglio 15 nuovi ristoranti entrano nella Guida Michelin (e c’è anche Cannavacciuolo) A luglio 15 nuovi ristoranti entrano nella Guida Michelin (e c’è anche Cannavacciuolo)

Il calendario racconta di un taglio del nastro previsto per la fine di settembre. E se certamente c’è una certa convenienza nel parlare di continuità, è bene notare che Mendozza ha intenzione di portare con sé anche una certa mole di novità. Una su tutte, l’aggiunta di un forno per le pizze: d’altro canto, stando a quanto lasciato trapelare, sarà proprio la cucina di Alchemiae a migrare al Coccia.

Mendozza ha raccontato a La Repubblica di “essere al lavoro da lunghi mesi sul progetto”, e di averlo inseguito con la stessa frenesia con cui si inseguono i sogni: Cannavacciuolo “è il mio idolo” ha spiegato, ” e non potrebbe essere altrimenti per un napoletano doc come me”. Un’ultima occhiata alle norme operative: come saranno i prezzi?

L’eredità è pesante, e le ambizioni tante. “Ma non toccheremo i prezzi”, rassicura il nostro protagonista. “In piazza Martiri la margherita continuerà a costare 7.50 euro, come adesso. Poi ci sono anche le gourmet, più costose, ma non si superano i 16 euro”.